Già, la
domanda sorge spontanea. Ma non perché il film in se sia brutto. Cioè, non è un
capolavoro, ma non è neanche così orrendo. Forse la domanda migliore sarebbe:
perché rendere i fratelli sfigatissimi-con-genitori-stronzi dei Van Helsing
assetati di vendetta? Cioè, ti servivano proprio sti pargoli con la sindrome
dell’abbandono per fare un film gotico sulle streghe?
Eravamo lì,
placida serata in amichevoli intrattenimenti, pizza calda e appetitosa sul
tavolino, io, la Psicologa, l’Ingegnere e, per la prima volta su queste pagine
digitali, il Capo.
Tutti: «Che
ci vediamo?»
Io: «Un horror sfondi-budella che ci farà
mortificare nei pantaloni!»
Capo: «Ahhhhhhh!!!!! Io mi so spaventata con Chiamata
da uno sconosciuto!» e bisogna dire
che ci vuole coraggio.
Psicologa: «Non abbiamo un bel film?»
Io: «Ma se non te lo vedi come fai a decidere se
è un buon film?»
Ingegnere,
guardando le locandine di film appese alla parete: «Ma qua li abbiamo visti tutti!»
Capo: «Vediamo Le follie dell’imperatore!»
Ingegnere: «Ancora?!?!? Vediamo qualcosa che il buon
Viaggiatore ancora non ha visto!»
Io: «Sempre tenerello l’Ingegnere… C’è un film
che non ho ancora visto: Hansel & Gretel, cacciatori di streghe!»
Capo: «Ma è bello?»
Io: «Ma se non l’ho visto come faccio a
saperlo?!»
Ingnegnere: «Ya che la pizza si fredda!!!»
E, visto che,
se l’Ingegnere non mangia poi diventa cattivo, senza attenta riflessione ci
siamo buttati su sto film.