Così è stato per me e l’Ingegnere (da quanto non tornava su
queste pagine telematiche):
«non ci vediamo un film assieme da una vita…»
«hai ragione, che ci vediamo?»
«non lo so, vediamoci sto film, wikipedia dice che è di
“fantascienza”»
«di che parla?»
«non lo so, ha importanza?».
E la risposta è ovviamente «no!!!», perché non a volte non
serve davvero sapere, bisogna solo “buttarsi”. E questa volta
siamo atterrati su di un cuscino morbido.
Si dai, tutti noi, pensando ai “viaggi nel tempo” o simili pensiamo alla lotteria, su…
Comunque, tralasciando l’intreccio (sempre per non spoilerare) il
film entra di diritto nelle riflessioni tipiche dei film di
fantascienza: conoscendo il nostro futuro, siamo noi a determinarlo?
Ci lasciamo influenzare per aderire a quello che abbiamo visto? Si
può cambiare davvero il futuro o è tutto prestabilito?
Se queste domande possono essere “banali”, o quanto mento
“canoniche” per un film di fantascienza, il setting non lo è.
La posa da: «stiamo per divenatre ricchi sfondati!» |
Non un capolavoro ma un film
assolutamente piacevole che scivola via per un ora e mezzo
strappandoti un sorriso e, davvero, incuriosendoti non poco,
attendendo con trepidazione l’agognato “dove vanno a parare???”.
Ma è così, non sempre – anzi,
spesso – un film blasonato rispetta le tue aspettative, ma neanche
la pellicola che si preannuncia “filmetto” necessariamente si
rivela esser tale.
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