Più che di “recensione”,
sarebbe meglio parlare di “riflessione”, anzi, meglio, di “chiacchierate”.
Nel senso…
Tutti noi Nerd, anche i fanboy Marvel, aspettavano di vedere il supergruppo della D(istina) C(oncorenza) unirsi per combattere il male, anche solo per pigliarlo per il fondoschiena muscoloso di Aquaman.
Ma gettiamo
un po’ di riflessioni di base, così, spicciole e senza pretese.
I film DC
Comics (i nuovi film DC Comics) non hanno un passato. E questa non è una frase
a effetto, è un dato di fatto. L’attuale Universo Cinematografico DC è iniziato
con Man Of Steel, in cui Superman
giocava a fare Dragon Ball insieme a Zod nel catastrofico finale. È proseguito
con Batman v Superman, in cui i due
eroi abbafati di ormoni se le danno di santa ragione finchè non scoprono che le
mamme si chiamano uguale. Dopo è stata la volta di Suicide Squad, due ore e passa di film pensati per poter mettere in
nuovo Joker e la nuova Harley Quinn e creare un modello relazionale diseducativo
che le bimbeminkia potessero seguire. Ecco che, dalle nebbie del tempo, esce Wonder Woman che, credendo nell’amore
(semi-triste cit.) sconfigge il Dio della Guerra, mica orsacchiotti morbidelli.
Ed ora è arrivato Justice League.
Dicendo che
la DC non ha un “passato” significa che Justice
League è arrivato troppo presto. Pensiamo alla Marvel (per forza bisogna fa
il paragone, sono i due colossi dei supereroi): prima di Avengers, abbiamo avuto due Iron
Man, un Thor, un Capitan America e un Incredibile Hulk tirato per le orecchie.
Giustificare il supergruppo è venuto da se.
Per dire come è bella facile facile la narrazione dell'MCU |
Invece in casa DC si son dovuti fare una corsa, ficcando personaggi in mezzo ad altri film. E allora che ti fanno? Prendono “tutti”(per dire, eh) i film precedenti con i loro eroi e NON ti dicono che fanno parte di quell’universo, ma te lo accennano. Esempio per tutti: Batman e Alfred ripensano ai bei tempi andati quando i supercattivi avevano pinguini esplosivi. Chiaro, palese, ovvio riferimento a Batman – Il Ritorno di Tim Burton. Pensiamo al fatto che Batman ripete che son 20 anni che sta li a mazzoliare i cattivi di Gotham: ecco, non è che combattere con Mr Freeze è stata un’allucinazione, ma una possibilità.
Questo “gioco” del ti-dico-non-ti-dico è rafforzato (e, a mio parere dichiarato) dalla colonna sonora. Danny Elfman (autore del famosissimo e fichissimo, intramontabile, tema del Batman burtoniano) nella colonna sonora di Justice League ha pensato bene di inserire il proprio pipistrelloso tema e, persino quello del Superman di John Williams. “Citazione” si potrebbe dire, “fanservice” potremmo osare… Ma la verità è che, dovendo ricostruire un passato, la musica viene utilizzato come collante con ciò che filmicamente abbiamo già visto. Dopotutto, già all’uscita di BvS si era detto che la trilogia di Nolan fosse il “passato” del Bruce Wayne di Ben Affleck.
Ma,
chiariamo, tutto ciò non è del tutto un male, ma palesa la necessaria
costruzione di un universo pregresso per giustificare il background dei
personaggi.
Altra cosa:
la trama di Justice League, ruota
tutta attorno a Steppenwolf che deve trovare tre cubi di energia, unirli
assieme, diventare potentissimo e scassare tutto. Ora, “corsa” dicevamo: Avengers – Infinity War dovrebbe parlare
di Thanos che raccoglie le gemme dell’infinito, unirle assieme, diventare
potentissimo e scassare tutto. Tentativo di “battere sul tempo” la Marvel? Non
escludiamolo…
Nota
positiva, anzi, molto interessante: al contrario della Casa delle Idee, i film
DC non vanno ad incastro, ma in maniera conseguenziale. Agli eventi di MoS seguono quelli di BvS che prosegue con la parte nel
presente di WW e i cui effetti hanno
ripercussioni su SS (morte di
Superman). Tutto, chiaramente, converge in JL.
Questo meccanismo narrativo, chiaramente, concede il lusso di avere una
narrazione lineare, univoca, senza dover continuamente ricostruire chi-è-chi e
cosa-è-cosa.
Il film,
risente di un doppio capitano al timone, quindi, chissà, nonostante la sicura
cupezza massima, forse la visione di Snyder avrebbe conferito al film la
solennità che gli manca. Perché gli manca!
I
personaggi, vabbè, si allineano con quelli visti in precedenza, e le new entry,
si, insomma, funzionano. Ovviamente Aquaman funziona meglio di altri,
dopotutto, il film è pensato per rendere figo uno che parla coi pesci (ps. A tal
proposito c’è una divertente battuta nel film): fino ad ora ci era riuscito
solo Kurt Busiek. Il problema è Flash che, più che Flash, è Kid Flash. Nel
senso che è troppo (ma troppo) ingenuo, semplicotto, troppo in erba per entrale
nella JL. Si, vabbè, non è che mo questo è il problema, però è un sintomo della
mancanza di un “passato” di cui sopra.
Quindi, si,
promuoviamolo sto Justice League perché
il suo dovere lo fa. Certo, hai un po’ il dejavù da puntata in due parti da serie
a cartone animati, ma il “fumettone”, dopotutto è anche questo.
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