Riunione
di preproduzione:
«Ragazzi, allora, dobbiamo fare un film che sembri di nicchia ma non lo è, per far sentire tutti intelligenti perché capiscono le citazione “colte” cinematografiche»
«Ottima idea, ma dobbiamo metterci una storiellina d’amore sennò poi come catturiamo la massa di adolescenti innamorati?»
«Eh, si per forza. Però mettiamo il finale amaro che sennò è troppo banale!»
«Va benissimo, ma non amaro alla Moulin Rouge, è sempre una commedia...»
«Ragazzi, allora, dobbiamo fare un film che sembri di nicchia ma non lo è, per far sentire tutti intelligenti perché capiscono le citazione “colte” cinematografiche»
«Ottima idea, ma dobbiamo metterci una storiellina d’amore sennò poi come catturiamo la massa di adolescenti innamorati?»
«Eh, si per forza. Però mettiamo il finale amaro che sennò è troppo banale!»
«Va benissimo, ma non amaro alla Moulin Rouge, è sempre una commedia...»
«Ok
ok, ci sono… Ma i protagonisti? Lui deve essere un po' lo
stronzetto dal cuore tenero!
«Ottima
idea! E Lei deve essere l’incarnazione moderna di Una donna in
carriera!»
«Si,
ma col finale sfigato...»
Più
o meno deve essere andata così la riunione di preproduzione di La
La Land.
E dire che ci ero andato con occhio benevolo! Certo, quando tutti osannano qualcosa, un pochino di puzza sotto al naso ti viene. Qual’è la fregatura? Ma sembrava davvero un film con tutte le carte in regola, eppure…
Io
adoro i musical, ma di quelli viscerali che ti coinvolgono, per le
musiche, per i balletti, per la messinscena, di quelli che, anche se
drammatici, te ne esci da cinema con la voglia di cantare…
Qui, la voglia che ti viene, però è identificabile con un altro verbo che comincia per “C”.
Qui, la voglia che ti viene, però è identificabile con un altro verbo che comincia per “C”.
Perchè,
diciamocelo… È un film drammaticamente sopravvalutato, costruito a
tavolino per acchiappare il pubblico più vasto (e per vasto intendo
anche i “cinefili” che si sentono corroborati dalle citazioni a
Vincent Minnelli e a Gene Kelly) e per questo, al fondo, senza
emozione.
No,
non mi ha emozionato, anzi, in alcuni tratti anche annoiato.
Purtroppo
è un film senza ritmo. E in un musical questo è un problema! No,
non ritmo nelle canzoni o nelle musiche, ma proprio di ritmo
cinematografico: canzoni disseminate così a caso (praticamente
assenti nella parte centrale), scene troppo lunghe e scene
forzatamente artefatte. Insomma, sembra un film disney fatto male.
Tipo Pocahontas:
musiche, “balletti”, finale che ti lascia con l’amaro in bocca,
ma fatto male (Pocahontas
è un capolavoro!).
Per
pietà, sorvolo sui due protagonisti (che a me paicciono, eh!) che
non stanno proprio in parte, sembrano sempre che son stati forzati a
fare quel che fanno (più lui che lei).
Se Se Sex and teh City |
14 nomination all’Oscar son un pochino troppo… Insomma… O io non l’ho capito proprio o qui c’è davvero qualcosa che non va: ci accontentiamo così facilmente al cinema?
Temo
di si...
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