Io gioco
alla cara “vecchia” playstation, ma, insomma, non è che sia un granchè esperto.
Cioè vedo un gioco? Mi piace? È famoso? Non me lo prendo, a meno che non costi
poco… Già, noi viaggiatori per Nerdopolis siamo poveri in canna. Costa poco? Me
lo prendo! Ma se c’è qualche gioco che proprio mi piace o che proprio non ce la
faccio a non giocarci… Eccolo li, pronto ad essere inserito nella mia consolle.
Ed è stato il caso di Deadpool… Ne è valsa la pena?
Ohmiodioassolutamentesièstatomeraviglioso!!!
Mi calmo e…
Ripeto: non
sono un esperto, ma da anni di Viaggiatore ho giocato a tanti giochi, tra i più
diversi, e una mia certa esperienza me la son fatta. Quindi, cominciamo subito
col dire un paio di cosette.
La grafica è
discreta, specialmente nel gameplay, mentre nei video è un po’ così così. La
giocabilità è banalotta, insomma: mazzate, sparatorie, combo prevedibili, X, O,
ecc… (si esatto. di “triangolo” e “quadrato” non me ne teneva cercare il
simbolino). La trama non è male, è quella tipica di un fumetto Marvel anni ’90.
MA…
(Scritto
proprio in maiuscolo!)
È un gioco
scritto in maniera meravigliosa! Una sceneggiatura straordinaria!
Quasi ti
dimentichi che sia un gioco. Il gameplay, infatti, spesso s’interrompe per i
video, oppure l’azione di gioco si arresta per interagire narrativamente con la
scena. Sembra un film interattivo. Un film interattivo su Deadpool. Questo è,
ovviamente, un gioco per chi ha dimestichezza col personaggio, dopotutto è
scritto da Daniel-Dio-Way, l’uomo che ha creato il Deadpool meraviglioso e
metanarattivo che tutti noi amiamo.
Pieno di
battute divertentissime che tu te ne stai la e te la ridi, e pieno zeppo di
citazione: filmiche con, per esempio Indiana Jones (anche nella musichetta), o
del mondo dei videgiochi, come una parte di livello fatto in 8-bit oppure stile
primissimo Prince Of Persia.
Sequenze
e livelli assurdissimamente folli e geniali come nella scena in cui Deadpool e
Morte amoreggiano sulla barca che naviga il fiume Stige, mentre delfini rosa
che lasciano una scia arcobaleno accompagnano il loro viaggio. Oppure quando,
per attraversare un baratro, Deadpool deve camminare sopra le didascalie delle
voci fuori campo lasciate nel precedente filmato. E questi sono solo degli
esempi, il gioco è tutto così.
Nei fumetti,
noi siamo abituati alle chiacchierate a tre tra Deadpool e le sue due voci.
Qui, si aggiunge un quarto elemento, il giocatore. Sia il protagonista che le
altre due coscienze si rivolgono al giocatore. Spesso siamo proprio noi a
scegliere di creare siparietti comici: meravigliosa è la sequenza in cui tu
stai li che devi uccidere un cattivone (pssss… Sinistro o un suo clone) e puoi
scegliere se farlo subito o attendere: scegliendo di aspettare cominci a fare
una chiacchierata con l’altra voce sul fatto che si sente sola, mentre Deadpool
è li a insistere per uccidere. Anche qui, solo un esempio, perché il gioco è
costellato di momenti comici e metanarrativi che t’incollano al joystick e non
ti annoiano mai.
Quindi… Per
chi cerca un gioco innovativo e ricco innovazione tecnologica si prende Little Big Planet, se invece cercate un
divertentissimo e lungo film interattivo, Deadpool
– Il videogioco è proprio quello che fa per voi.
Deeeeeeeeadpoooool! (Capirete nei titoli di coda)
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