15 luglio 2014

Hercules, la leggenda ha inizio: speriamo anche una fine [Recensione]



Già in precedenza mi ero espresso sulla tendenza di Hollywood a storpiare il mito greco e qui… Beh, le cose di certo non cambiano. Vedevo il film, storcevo il muso, ma continuavo a ripetere «ma vabbè!».
Ercole, semidio figlio di Zeus e della mortale Alcmena, nel mito greco-romano era la rappresentazione della forza, l’Hulk antico, muscoloso e che scassa tutto, ma con l’intelligenza del guerriero. Affronta le famose “12 fatiche”, ha qualche problema con un centauro mandrillone che ci ha provato con la moglie Deianira, e niente, tenta il suicidio e papino Zeus, commosso, lo fa diventare un attimino un Dio. Insomma, strizzata in due righe, è questa la figura del muscoloso eroe mitologico.
Ma, Hollywood, ovviamente, vuole fare qualcos’altro! Dico io, se devi raccontare una storia già raccontata, perché non racconti quella “ufficiale” invece di mettere in piedi una storiellina banale vista e sentita mille volte? Certamente anche l’Hercules della Disney (quando ancora non era un impero del male) non aveva niente a che fare con il mito originale, ma il gusto del gioco e del richiamo iconico era talmente forte e coinvolgente che te ne freghi altamente.
Ma leviamoci il dente della trama innovativa. 
Hercules è figliastro di Anfitrione, malvagissimo re della Grecia, tiranno e provetto guerriero (per niente come nella figura mitica, ma vabbè), voluto al mondo da Zeus perché, una volta cresciuto, ponga fine al regno del patrigno. Ora, Zeus era il farfallone degli dei e se ne fregava altamente delle beghe socio-politiche degli uomini, se non per diletto. Il fatto che scenda in terra e ingravidi Alcmena per aiutare l’umanità mi fa tanto di ammiscaglia con la religione cristiana, ma vabbè. Anzi, nel mito Zeus fa rimanere incinta Alcmena contemporaneamente sia di lui che del marito per “coprire” la sua scappatella. Comunque… Hercules cresce ma col nome di Alcide per nascondere la sua identità (eh!?!?!?! Ma vabbè) e s’innamora della principessa di Creta, Ebe. Problemino tra fratelli: il primogenito Ificle è geloso del muscolazzo fratellino e vuole il regno e la principessa tutta per se. In combutta col padre, Ificle, manda Hercules in Egitto a combattere e gli tende un’imboscata dalla quale, ovviamente, scampa. Diventa uno schiavo e un gladiatore (sigh, ma vabbè) ma riesce e rientrare in Grecia dove riviene catturato. 
Che palle, è noioso perfino scriverlo. Comunque… Mentre è in catene pronto ad essere acciso, Zeus con un fulmine gli da il potere, Hercules si libera, scassa tutto, e diventa leader (sigh, ma vabbè) dei ribelli (doppio sigh, ma vabbè) e va alla conquista del regno. Finale a sorpresa che non ti aspetti? No!!! Hercules vince, sconfigge i cattivi e riconquista l’amore della sua vita che da alla luce suo figlio, Oh… Tutti felici e contenti, finale “tarallucci e vino”.
La prima cosa che viene a mente è che sia Ercole che Ebe non hanno proprio la faccia “greca”. Mi spiego: sono d’accordo che un eroe mitologico non debba necessariamente essere altro un metro e venti con i riccoli mori sul petto tosti come setole di maiale, quindi, alto, biondo e con gli occhi azzurri pure ci sta. Ma qua Ercole viene direttamente da un ranch di vaccari americani e ti aspetti da un momento all’altro che indossi un bel cappellaccio da cowboy. 
hippy ya ye
Idem la principessa Ebe che è talmente greca, ma talmente greca che è alta un metro e ottanta e viene da Parigi.
We... E sò greca io!
Ma i problemi di sto film son ben altri. Vederlo è stato come vedere Il Gladiatore unito a, udite udite, He-Man! Ebbene si! Praticamente il nostro Ercole non è sempre supermegafortissimo, ma solo quando papà Zeus (rappresentato come un ammasso di nuvole) gli dona i poteri. Solo due volte, per giunta!!! Perché sennò il duello finale con Anfitrione sarebbe stato troppo impari e quel poco di dignità che il film conservava l’avrebbe persa. Comunque… Il nostro Hercules, davanti l’esercito nemico che ti fa? Alza la spada al cielo e un fulmine colpisce la lama e diventa fortissimo!

«Io sono Alcide, principe della Grecia, il difensore del popolo oppresso. Scoprii di avere certi favolosi poteri il giorno che sollevai verso il cielo la mia spada magica e dissi “per la forza di Zeus”. A me il potere!!! Diventai Hercules, l’uomo più forte e potente dell’intero universo».


Ehhh già. Mancava solo il caschetto biondo e si sarebbe esaudito il sogno di vedere He-Man sul grande schermo (No!!! Quello con Dolph Lundrgen non è mai esistito, chiaro?!?!?), ma vabbè.
Qui in posa virile da He-Man
E poi… Uno spreco di digitale, gettato a secchiate sullo schermo cercando di emulare, sia nell’estetica sia nelle scene d’azione, quel capolavorone di 300. Ovviamente fallendo miseramente con i suoi rallenty ogni tre per due tentando di rendere epico qualcosa che è di un piattume totale. Anche perché dopo un paio non le sopporti più le scene d’azione: Ercole sta sempre a saltare! Qualunque cosa faccia, se non fa un saltello a bocca aperta per sembrare cattivo, non è lui!
Hercules il canguro
Noioso e con la trama entusiasmante quanto una partita a briscola con tua nonna, il film non riesce neanche nel più facile dei suoi compiti: intrattenere! E ti domandi, ti ripeti ossessivamente «ma perché!?!?!?». Avete già la trama bella e pronta che sai che funziona, dopotutto esiste da millenni e ha ancora un suo perché, perché fate uno sforzo (direi quasi “creativo” ma non vorrei essere troppo gentile) per accocchiare quattro banalità trite e ritrite distruggendo la storia originale? Avrei capito se l’obiettivo fosse stato quello di costruire un film potente e carico di innovazione, ma così… E dai… Ennesima inutilità cinematografica tristemente confezionata per cercare di togliere un’ora e mezza di vita a malcapitati spettatori. Ma ormai? Eh… Ce lo dobbiamo tenere. Ma vabbè…

6 commenti:

  1. Questo Ercole mi sembra diverso da quello della locandina che ho visto tempo fa... ?_? Forse mi confondo con qualche altra figura mitologica di cui è stato fatto il film recentemente?

    Visto che hai inaugurato il filone, che ne diresti di recensire Pompei? :D Ho sentito dire che non è male come si poteva pensare... o forse è stato solo lo shock di vedere che Kit Harington sa recitare quando non interpreta Jon Snow.

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    1. Forse hai visto quello che deve uscire con Dwayne Johnson (The Rock) :-) Che non sarà un'attorone ma i muscolazzi e i pettorali larghi otto metri alla Hercules ce li ha.

      «non male come si poteva pensare»???? Quindi peggio!?!?!? Lo vidi a cinema e volevo fare una recensione, ma poi ho pensato che i (le) fan di "Jon Snow" mi avrebbero linciato.
      Ma se sei tu a chiedermelo me lo rivedo e quanto prima farò un post... Ma mi devi voler bene lo stesso, però :-D :-(

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    2. Sì, era quello. Ora ho visto anche il trailer. Però non è che si capisca molto della trama. XD

      Addirittura? Quindi anche Pompei è un disastro? Credevo fosse Titanic versione terrestre...
      (non che questo voglia dire molto per me, non ho mai visto neppure Titanic)

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    3. Beh si... Ma Titanic è diecimila volte meglio! Almeno una volta nella vita bisogna vederlo... Per Pomepii, se ti risparmi anche qulla singola volta va bene lo stesso ;-)
      Vediti il Gladiatore e vediti Titanic e hai visto Pompeii... Certo, un miscuglio noiosissimo e banale dei due :-D

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    4. Nel caso di The Rock... è vero il trailer non rivela granchè della trama... Forse solo che lui ripeterà millemila volta «io sono Hercules» (e poi perchè non Ercole?!?!? Mah...) stile Beowulf e che ci saranno mazzate a morire... E che altro ci si può aspettare da un film con The Rock??? :-D
      ps. a tal proposito a breve uscirà una recensione di G.I.Joe 2 -__-

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  2. Il gladiatore mi hanno obbligata a vederlo in prima media, avevamo una prof fissata che si doveva instradare le giovani menti a temi impegnati fin dalla giovane età... (come se non ci fossero comunque film che trattano temi impegnati e non hanno il bollino rosso)
    In linea di massima era una buona insegnante, ma sapeva essere anche un tantinello rigida su cose assurde. Quando una delle insegnanti mi fece uscire perché mi stavo impressionando, lei mi rispedì dentro infuriata.

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