Per tutta la
mia vita, da quando ero un piccolissimo viaggiatore che aveva appena imparato a
leggere, ho sempre avuto un fumetto tra le mani.
Prima
Topolino, Paperino e tutti quelli dell’Impero del Male che è la Disney, e poi,
via, verso lidi sempre più diversi… Il periodo Diabolik, quello Spider-Man,
X-Men (tranne Ciclope, mi è sempre stato antipatico), via verso Batman, schifo
per Superman e… Niente… Mi son perso ed ora tutti questi personaggi e altri
millemila vivono nel mio cuoricino e nel mio cervello nerdamente devastato dal
mondo del fumetto. Talmente innerdito che non mi è più bastato “solo” leggere i
fumetti, eh no… Mi son messo a studiarli e a fare i compitini: perché Miller è
un genio? Perché Roy Thomas è uno scrittore più “letterario” mentre Bendis più
“cinematografico”? Ma è giusto che Buscema sia definito il “Michelangelo dei
comics” (ovvio che si!!!)? Ma non solo: perché quella vignetta sta li e non da
quell’altra parte? Perché le didascalie sono divise? Perché prima ci sorbivamo
papielli di testo che coprivano i disegni mentre adesso siamo fortunati a
trovare un baloon?
Leggendo e
studiando, studiando e leggendo, alcune risposte le ho trovate, altre le cerco
ancora, diverse non mi soddisfano.
E l’amore
per il fumetto continua ad arricchire la mia mente e il mio cuore e a svuotarmi
il portafoglio.
Si, ma
perché questa introduzione pesudo-StandByMe-Amarcord? Per dire che mai nella
mia vita mi sarei sognato di passare dall’altro lato della medaglia.
Ecco una mia opera originale... No, non l'ho fatta a cinque anni! |
Quindi?
E quindi,
niente, proviamo a fare una sceneggiatura.
L’opportunità
è arrivata da lontanto… No, non dalla Marvel, ma dal 700 d.c. (comics… ahaha…
ehm… no!) quando i popoli barbari erano stanchi della nebbia, della pioggia e
del freddo e decisero di scendere in Italia per mangiare pizza e scaldarsi al
sole della nostra penisola. Questi barbari erano i Longobardi: barbuti e
cattivi per un secolo buono si son messi a menare mazzate in lungo e in largo
piazzandosi comodi comodi al nord e al sud della nostra penisola. E si son
messi a costruire, e si son messi ad edificare mura e chiese, insomma non se ne
son stati buonini.
Ed è proprio
per questo, ancora oggi, in una città come Benevento (importante ducato
longobardo) nasce un’associazione culturale come Benevento Longobarda, che non si limita solo a raccontare la
storia, ma la fa letteralmente rivivere in costume, armi e mazzate varie. Ed è
qui che entra in gioco l’associazione BnComix. Se uniamo longobardi e fumetti, cosa potrebbe mai uscire fuori? Il
Capitan Ovvio della situazione risponderebbe: un fumetto!
Ed eccolo
qua… Spatha Langobardorum! Che con un
titolo così, mica ci si confonde e si pensa sia un fumetto sulla seconda guerra
mondiale, eh.
Testi del
sottoscritto Viaggiatore che ha scritto la sceneggiatura nelle varie piazzole
di sosta durante il viaggio per Nerdopolis e disegni del grandissimissimo
Ferdinando Silvestri che, invece, professionalmente si è messo a tavolino e ha
creato delle tavole di straordinario impatto visivo. Sia chiaro non son di
parte… Basta avere gli occhi per guardare!
Quindi… Un
grazie va a Benevento Longobarda e a BN Comix per l’opportuintà. Un altro
grazie va a chi ha collaborato con me, all’Artista per il suo straordinario
logo e allo Storico per le informazioni, le correzioni e i consigli, mentre un
altro all’Ingegnere che grazie alla sua impazienza mi ha messo quell’ansia
addosso che mi è servita a fare un buon lavoro. E l’ultimo, doveroso,
ringraziamento va a Ferdinando e al suo ispirato e ispiratore lavoro
straordinario.
Riprendo il
viaggio verso Nerdopolis… Ma stavolta con uno spadone longobardo poggiato sul
sedile affianco il mio.
Ps. Noi viaggiatori ci distraiamo facilmente... Tante volte mi son dimenticato qualcosa all'autogrill e, stavolta, mi son scordato di ringraziare il buon vecchio (e rifocillatore) Marco Giammetti per l'impaginazione. Che la prossima volta non mi farà manco avvicinare al suo nerdissimo studio!!!
Commosso :')
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