«Che soddisfazione!!!». Non
puoi far altro che dire una cosa del genere (al massimo potresti dire «è tarta-fantastico!!!» ma faresti la
figura del tarta-idiota con la tua fidanzata) all’uscita dal cinema.
Ebbene si! Un’ora e spicci di puro, sano e coinvolgente
intrattenimento. Stai li, te lo godi, dimentichi la tua vita, e te ne esci
sorridente dalla sala buia. Ma perché è così tarta-megameraviglioso?
Perché ha tutto quello che un film di questo genere deve avere: ritmo
coinvolgente, scene fastose, sceneggiatura frizzante, colonna sonora
orecchiabile, citazioni… Tutto!!!
Se tu fai un film su quattro tartarughe giganti, adolescenti, ninja,
con i nomi dei maestri del Rinascimento, per giunta allevati da un sorcione,
che devono combattere con un giapponese alto duemila metri… Come fai a fare un
film “serio”? Ma è ovvio che non puoi farlo.
Andiamo, è tutto così nerdamente assurdo e kitsch che devi essere tu
per primo, che lo fai, a voler “giocare” e, tu che lo vai a vedere, devi
abbattere ogni barriera di critica e sospendere ogni giudizio. Se no, non ha
senso! Non ha senso farlo e non ha senso vederlo! Quindi mister
mignolino-alzato-quando-bevo se non ci va con spirito goliardico tanto vale che
si va a sparare qualche pippone fintamente impegnato. Ma sarebbe un peccato… Si
perderebbe del genuino divertimento.
Sia chiaro: non intendo che il film non è “serio” nel senso che è
comico, ma nel senso che è trattato come un gioco appassionante. Il modello di
riferimento è Avengers: se tu metti
un dio vichingo con un soldato della guerra mondiale insieme con una spia russa
e a un playboy iper tecnologico, non puoi pretendere di fare un drammone epico
esagerato e basta. Devi renderlo leggero, spumeggiante, alternare pathos a
relax. Ed è la cosa che hanno fatto con Leonardo, Raffaello, Michelangelo e
Donatello (che, quest’ultimo non è proprio Rinascimento, ma chissene)..
Mi sia concesso, a tal proposito, una digressione: per quanto ami
Michael Bay (e lo amo su serio) Transformers
4 non è che poi mi sia tanto piaciuto, anzi, forse è bello quanto quella
palla di Pearl Harbour; questo perché
rispetto alla precedente trilogia, hanno voluto creare un dramma epico che,
visto il tema di robbottoni che diventano macchine, stona e ti appalla. (ma a
Michael lo amo sempre, glielo perdono)
Anche se sta scena ti scatena un nerdismo orgasmatico di alto livello |
Quindi… Trovate assolutamente geniali sia narrative che visive… Ogni
momento drammatico o epico viene alleggerito continuamente da una battuta o da
un momento leggero, dando un ritmo veloce e senza pause da precipitazioni
scrotali, rispettando, tra l’altro, il fumetto originale.
Infatti, un altro punto di forza del film è di aver creato le medesime
sensazioni di quando da piccolo tu ti guardavi il cartone animato o ti leggevi
il fumetto. Ma questo pregio, potrebbe (“potrebbe” ho detto) essere anche una
piccola pecca del film: non è un film per novellini dei quattro eroi in
carapace, nel senso che non cerca di far “conoscere” i personaggi e le
atmosfere, ma le da molto per scontate. Ma, in effetti, il pubblico di
riferimento è quello dei tizi cresciuti con i maestri del rinascimento ninja,
gli stessi che si compravano i pupazzi e cantavano la sigla «oh oh oh… il gruppo dei ninjaaaaa» (la
prima, unica e sola, che le altre… Tsz). Il che ti permette, per l’appunto, di
rivivere quelle sensazioni. Sicuramente in una chiave moderna: insomma, le
scene d’azione sono entusiasmanti e assolutamente maestose, e gli
“ammodernamenti” dai terribili anni ottanta non ti fanno storcere il muso. Non
a caso i meravigliosi titoli d’inizio (come in parte quelli di coda) sono un
palese riferimento estetico e visivo alle pagine dei fumetti da cui il film è
tratto.
Se il film deve avere un difetto (e no, non è Megan Fox che è talmente
anonima che non te ne frega sia nel film) è come hanno realizzato Splinter: per
carità, fatto benissimo… Solo che fa un po’ senso! Se le quattro tartarughe
hanno occhi “umani”, il sorcione, invece, ha gli occhi neri da pantegana delle
fogne, e la cosa un po’ ti disturba e ti senti sporco solo a guardarlo.
Anche
la polemica sul “naso” dei nostri eroi è di uno sterile infinito: non si nota
proprio, il senso di familiarità è comunque a livello 1000 nella scala
nerdiatica!!! E poi è coerente con la trasformazione e con l’ammodernamento dei
nostri ninja della pizza preferiti.
Dai è proprio un topone gigante! |
Meh che sarebbero sembrati lo stesso pupazzoni! |
Ok, freno il bimbo che è in me solo un attimo per asciugarmi la bava
alla bocca e dire che non stiamo parlando di un capolavoro assoluto, ma di un
film fatto con tutti i santissimi crismi, che fa il suo dovere e lo fa fin troppo
bene!
Ma ora sento che il bimbo che è in me sta tornando, non posso
fermarlo, eccolo, no, un attimo, noooo… Eccomi! Vi lascio che vado a giocare
con i pupazzi delle tartarughe Ninja. Shredder ha appena conquistato la
libreria di papà e devo fermarlo!
E andiamooooo! |
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