24 novembre 2012

AVENGERS vs X-MEN n°1: E dai che stavolta ci schieriamo [Recensione]



Eravamo l'Ingegnere ed Io a discorrere cosa sarebbe stato d'uopo comprare con le nostre modeste finanze nell'universo mega-enorme-giga-fantastilionico dei fumetti... Eh, beh... Il mese di Novembre è il mese nero del mio portafoglio: ogni volta che lo apro caccia un lamento di dolore che mi fa fare brutta figura dall'edicolante che mi guarda strano e fa «tutto bene?» ed io con noscialance tipica di uno che l’ha appena mollata nell’ascensore rispondo «ehm, questo me lo puoi mettere da parte?». Ma alcune cose hanno la precedenza… Bene… L’Ingegnere era una brava persona, calma ed equilibrata, prima che arrivassi io. Con fare da guappo gli ho regalato un fumetto dicendogli «questo è Superman, non so se ti piace, io non lo sopporto». Fu così che cominciò la sua dipendenza, alla ricerca di una dose di celluloide e supereroi da fumetteria in fumetteria, passando per bancarelle e siti di vendita per corrispondenza, coinvolgendo anche la fidanzata in torbidi acquisti sottobanco di rari numeri 0 e 1. E cosa è successo in uno di quest’ultimi acquisti di fumetti? L’Ingegnere ha detto no! Come l’uomo del monte. Ed io a insistere e quello niente!
«Guarda che sbagli! È bello!» «No!» niente, non c’è l’ho fatta! Anche se in lui percepisco un cedimento…
Dico ciò perché ho provato a convincere l’Ingegnere a leggersi AvX 1 perché, ebbene si, è bello davvero!

Non stiamo ovviamente parlando di un capolavoro assoluto dell’umanità, è ovvio, ma mentre me lo leggevo ero tutto sorrisi e ammiccamenti, che la mia ragazza, da brava Psicologa, mi guardava con già la diagnosi fatta.

X-Sanction e AvX 0 ci avevano fatto una capa tanta a dirci: «vedete che sta arrivando Fenice, tremate tremate» e, infatti, all’inizio vediamo una bella campagna rurale di un’alienopoli tra le tante con dei mamozi che vengono annientati da una poco accorta Fenice che si schianta sul pianeta e poi, via, scappa dal luogo dell’incidente senza lasciare i dati personali.
Terra: quel pochino di litigio che stava cominciando alla base dei cari Avengers, già pronti a lanciarsi i piatti del servizio buono, viene interrotto dall’arrivo di Nova che scassa un attimo un aereo che comincia a precipitare. Ma stiamo parlando degli Avengers e quindi: aereo salvato e Nova raccattato col cucchiaino. Nova sbiascica un «Sta… Sta arrivando» e poi giù in coma profondo.
Passiamo alla base degli X-Men dove un virilissimo Ciclope sta abboffando di mazzate Hope per, a detta sua, “allenarla per la vita”. E certo, calci in bocca, laser nella panza e ginocchiata sotto il mento sono le tre prove di ammissione per il test di medicina. Hope tenta ancora di chiedere a Ciclope qualcosa su Fenice e quello niente, la fa incazzare con la sua faccia da gomma, tanto che lei fa una fiammata come l’acqua sull’olio in fiamme.
-Durante un'operazione a cuore aperto il paziente deve essere sveglio?
a. Si, però poi si muove
b. No, ma potrebbe essere morto
c. Usare il laser oculare per addormentarlo
I cari Avengers capiscono che sta benedetta Fenice sta arrivando e dicono «se trova un corpo ospite (praticamente come una tenia intergalattica) siamo tutti fregati». Mentre dicono che hanno mandato una squadra ad intercettare la palombella di fiamma, con le mega-ultra-fannotuttopureilcaffè tecnologia Stark avvertono la sfuriata incendiaria di Hope. Capitan America va così da Wolverine ormai in atteggiamento “mannaccia al diavoletto che ci ha fatto litigare” con Ciclope e canta come uccellino e spiffera tutto sull'egocentrico paranoico leader degl X-Men.
Capitan America, scudo in spalla e calumè della pace nel sedere, va ad Utopia a fare due chiacchiere con Ciclope. Senza proprio un giro di parole Cap dice che devono prendere in custodia Hope. Perché? Perché quando arriverà Fenice non sarà un problemino da niente e tutta l’umanità rischia “solo” un olocausto di fuoco. E il "valoroso" dittatore-nonselofilanessuno dei mutanti?
Come l’Ingegnere dice «No!». Come no!?!? Qua stiamo per rischiare una pesante tintarella, ma pesante forte… «è una mutante. È un problema dei mutanti. Lo affronteremo noi». Cosa? Ciclope pensa che Fenice sia, oltre che di distruzione, anche simbolo di rinascita, e gli vogliamo pure dare ragione. Insomma, il suo popolo è stato decimato dalla crisi di nervi-isterica-menopausaprecoce di Scarlet, quindi lo possiamo capire. Ma, nel momento in cui Cap dice «guarda che qua ci scassa tutti, dobbiamo fermarla», che gli risponde Ciclope? «Con tutto il rispetto. Via dalla mia isola!» Vabbè, ma ha detto “con tutto il rispetto”, quindi non era cattivo. Solo che poi gli spara un razzo in faccia che lo fa finire a mollo nell’oceano. E Cap, tanto buono e caro, ma se gli girano gli girano, chiama a raccolta tutti (ma tutti, eh...) gli Avengers. 
Cioè, fa proprio "SKRAZZKOOM" mica poco, eh beh...
Il dato è tratto, la frittata è fatta.
Giù a darsi mazzate, tutti contro tutti, pugni, calci, lamiere contorte, razzi e laser in faccia. Un gruppetto guidato dal caro Wolverine tenta di agguantare zitto zitto Hope, ma quella ci sente eccome, e via, stufato di Wolvy e Spider-Man al vapore, poi, mentre tutti continuano a menarsi di brutto, se la fila alla chetichella. 
«Avessimo sbagliato stanza?»
Tanto, su nello spazio, ci sono quei quattro poveri fessi che sono in attesa di scassare Fenice. Ma, aimè, la vedo dura…
Ok, a grandi (grandissime, direi) linee la trama del primo numero è questa. A “grandi linee” perché il caro Bendis è riuscito, invece, a creare attraverso i dettagli di una grande sceneggiatura il climax emotivo delle due fazioni. Nello scontro è straordinario il “commento” delle scene. I personaggi non vengono mai nominati ma il contrasto viene narrato attraverso le loro caratteristiche da supereroe, anche attraverso delle battute. Un esempio? «Diamante organico contro armatura da miliardi di dollari. Il pugno più costoso della storia». E chi sarà mai, boh?!?! psss, Emma Frost vs Iron Man, ma non vi ho detto niente, shhhh...
Ai disegni troviamo un Romita Jr. che sa il fatto suo. Le tavole ti lanciano direttamente in mezzo allo scontro, tra pugni e calci, tra occhiatacce e lampi di luce, intrappolato dalla ferocia delle due fazioni che combattono sulla spiaggia, come se fosse lo sbarco in Normandia di Salvate il soldato Ryan.
Non c’è che dire, pur essendo il solito crossovers che-tutto-cambia-ma-poi-rimane-lo-stesso, questo AvX è cominciato proprio, ma proprio, bene.
E al domandone «tu con chi stai?», se dico che mi sono preso già l’albo con la copertina degli Avengers, sono chiaro?
Ma dai, Ciclope è proprio un cogl***e, che domande sono?

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