Chi ha un
po’ di dimestichezza con l’Uomo Pipistrello sa che per lui il Natale non è
proprio il giorno più bello dell’anno. Tipo piccola fiammiferaia col mantello
nero se ne sta sotto la neve ma, invece di accendere dei miseri fiammiferi e
vedere il nonno, lui scomma di sangue malviventi e sui loro crani fracassati
vede giustizia. Beh? Punti di vista! Se dico, poi, che solo Superman gli fa un
regalo? Per giunta il film Zorro,
quello che Batman ha visto la sera a cinema con i suoi quando questi sono stati
uccisi? Ammazza e che amico. Per chi non lo sapesse parlo del bellissimo Batman/Superman World’s Finest di Dave
Gibson (stavolta ai testi) e Steve Rude.
Ma la
malinconia tipica natalizia (perché ci sta) colpisce anche i supereroi Marvel.
E in odor di vigilia, pronti a gustarci leccornie, desiderando che tra i
pacchetti con sopra il tuo nome ci sia qualche Marvel Omnibus (dico bene
Ingegnere?) e non un maglione con le renne, ci leggiamo queste storie natalizie
con supereroi.
L’Edicolante, il mio spacciatore di fiducia di avventure in celluloide, sa come prendermi.
L’Edicolante, il mio spacciatore di fiducia di avventure in celluloide, sa come prendermi.
Io gli dico
«no, questo non me lo prendo» e lui mi risponde «facciamo così, io te lo metto
da parte, tanto poi te lo prendi».
Io insisto
che non lo voglio, sicuro di me gli dico «ma quando mai!», che non me ne frega
niente, ma lui col fare di chi la sa lunga non cede e me lo tiene nello
stipetto.
Sta di fatto
che coda tra le gambe e con vocina da suorina timida gli sussurro debolmente
«sono venuto a prendermi quel fumetto»
«quale?»
«quello»
«non capisco»
«ehm… quello che non volevo»
E con il suo sorriso sornione mi passa
l’albo a cui avevo tentato di sfuggire.
Perché bisogna dire la verità che
l’Edicolante, ci azzecca. Mi precede, anche mentalemente! Sa che vorrò quel
fumetto prima ancora che lo sappia io.
E così è giunto tra le mie mani questo Marvel Speciale Natale.
Perché parliamo di malinconia natalizia?
Beh… I supereroi con superproblemi non ti pare che si devono intorzare anche il
Natale?
Un natale spietato di Miljenko Horvatic e Andrew Trabbold.
Beh, già il titolo ti rallegra le feste.
Ritengo che questa breve storiella di Spider-Man sia un piccolo gioiellino.
Parte con Spidy che insegue una criminale in mezzo alla neve: colpi di
giacchio, inseguimenti sui tetti, fughe precipitose, e Coldheart (la criminale
di cui sopra) riesce a filarsela a casa dalla sua famiglia per portare dei
doni. Spidy riesce a trovarla e dopo aver assistito alla scena carrambachesorpresa
chiama la polizia che viene ad arrestare Coldheart. Spidy entra
nell’appartamento della famiglia della supercriminale ma quello che trova è
solo il frutto di un profondo dolore personale: la famiglia di Coldheart è
morta da tempo e lei stava consegnando i regali a due manichini, fingendo che
la sua famiglia fosse li con lei a festeggiare il Natale. Spidy allora va
all’esterno della cella in cui la supercriminale, in lacrime e triste, si sta
disperando e le lascia un regalino: la foto della famiglia di Coldheart. Questa
botta di allegria è costruita egregiamente: solo voce fuori campo che
inizialmente credi essere quella di Spider-Man, poi capisci che è quella di
Coldheart, non un “rumore” solo il gelo di un flusso di coscienza che mette il
lettore nei panni del cattivo, che alla fin fine, è sempre un essere umano con
le sue debolezze e i suoi tormenti.
Un
X-Natale di Roberto
Aguirre-Sacasa e Roger Cruz
Come si evince dal titolo ci troviamo a
dover parlare ancora una volta di Ciclope. È Natale allo Xavier Institute e
tutti gli studenti baci e abbracci si salutano e salutano gli x-professori.
Emma Frost fa il commiato finale «ciao, buone vacanze», Wolverine dopo un «che
rottura» se ne va via con la moto e Bestia si organizza per teatri e mostre
d’arte. Scuola vuota? Studenti andati? Professori in ferie? Ciclope con la sua
faccina da mandrillo durante il periodo degli accoppiamenti va da Emma Frost
per dirle «mo partiamo, ce ne andiamo Pleasure Island (un nome: un programma)
per farlo sotto una palma come conigli ninfomani mentre qua la seconda era
glaciale si porta via tutto». E la cara Emma? Gli tira un due di picche grosso
quanto quei suoi occhialini rossi: «non possiamo, la famiglia adottiva di Kevin
non se lo viene a pigliare per Natale perché hanno paura di lui, ce lo dobbiamo
tenere qui con noi. Non ce lo possiamo mica portare?». E mentre Ciclope sta già
pensando a come organizzare una cosa a tre, Emma se lo trascina dal miserello
Kevin: «anche i tuoi genitori adottivi, da bravi stronzi, ti ci hanno mollato a
noi, vai tranquillo che ti divertirai un sacco con me e Scott». Kevin sta per
meditare il suicidio, Ciclope si è arreso ad andare in bianco, Emma tutta
contenta se li trascina a fare shopping, poi al cinema, il giorno dopo a
pattinare sul ghiaccio dove Scott-il-macho prende pure una bella culata in
terra, e poi a comprare un alberello. Il 24 dicembre? Vabbè… Ciclope dice al
povero Kevin «sceglilo tu l’albero» ma il ragazzo è costretto a rispondergli
«veramente, il mio potere mutante mi fa distruggere qualunque cosa sia
organica». Dopo aver apparato questa bella figura di merda, Ciclope viene
salvato dall’intervento di Emma che se li riporta tutti all’istituto.
Fingendosi uomo di casa Ciclipe con il suo occhietto laser accende il fuco nel
camino canticchiando qualche nenia natalizia, sorridendo come un ebete, senza
avere un minimo di empatia con il dramma personale di Kevin. Meno male che Emma
ha capito la situazione: si trasforma in diamante che, benché organico, è
lentissimo a decomporsi e offre a Kevin di stringergli la mano. Kevin
finalmente sorride conquistando l’unica cosa che desiderava: affetto. La storia
finisce con i tre sul divano davanti al fuoco, solo che Ciclope sta piantato
rigido con un sorriso isterico e continua a cantare ormai a denti stretti
perché ha capito che il regalino di Emma non lo potrà scartare.
Babbo
Nick di Aaron Shaps e
Sebastian Piriz.
Nick Fury festeggia il Natale? Cosa? Non è
impegnato a bombardare-uccidere-spiare-fingersimorto? Strano… Ahhh, no, ok. Sta
penetrando in una base dell’Hydra. Mo, si! Tipica storia di mazzate su mazzate:
calci in bocca, femori che se ne partono, pugni e granate sonore della Stark
Industry. Si ma che ci appizza il Natale con un giorno di ordinario spionaggio?
Beh, siamo alla vigilia e il buon pirata Fury vuole acciuffare il cattivone
capo della base. A Natale? Beh, lo pagheranno fior fior di straordinari.
Dicevamo “mazzate”: il “babbo Nick” del titolo tra un «ho ho ho» e l’altro
invece di portare doni, porta violenza e dolore. Arriva dunque al faccia a
faccia. Altre mazzate, dunque? «L’Hydra è stata cattiva quest’anno» dice Fury
sfoggiando la simpatia che lo contraddistingue (si, come no). «Ho qualcosa di
molto carino per te» dice Fury al cattivone mettendosi una mano in zona
pelvica. E tu già pensi «ohmioDio, forse l’occhietto l’ha perso sbirciando in
qualche glory hole», e invece no! I soliti maliziosi! Caccia la fotina di una
donna con un bebè tra le braccia: «congratulazioni agente Vance. Tua moglie ha
appena avuto un bambino». Ohhhhh, tenerezza. Infatti il
cattivone-agentesottocopertura si commuove in una profusione di buoni
sentimenti, e tu, leggendo, sei li a intenerellirti, quando Fury gli spara ad
una spalla! Eh? «Perché la tua copertura non salti idiota». Vabbè, ma lasciagli
un secondo. Dopo un «buon Natale», shooom al posto dell’ «ho ho ho», jet pack
in spalla al posto delle renne, Fury se ne ritorna alla base. Se non altro ora
sappiamo che anche gli agenti Shield hanno famiglia e sentimenti.
Il
significato del Natale di
Miker Carey e Nelson
Che succede la vigilia di Natale negli
uffici del Daily Bugle? Licenziamenti sotto l’albero! Un povero giornalista è a
rischio di “riposo forzato”: «portami qualcosa di veramente spettacolare entro
le sei del pomeriggio» dice il capo redattore al povero giornalista Lester. Il
pelato e occhialuto scribacchino decide di tentare il colpaccio e va da
Mr.Fantastic. L’uomo che si allunga a piacere più invidiato dai maschietti (e
non solo per la formosamente bionda mogliettina) presta a Lester solamente un
teletrasporto. Ah, ad avere certe amicizie, io se chiedo in prestito una bic,
devo sottoscrivere un contratto… E il Nostro che fa? Viaggia per tutte le zone
della galassia Marvel conosciuta chiedendo ai diversi indigeni locali quale sia
per loro il significato del Natale: gli Inumani gli rispondono «tacchino
ripieno. I regali» forti della loro mente suprema; a Latveria invece gli
raccontano delle minacce di morte se solo ti azzardi a respirare il profumo dei
mostaccioli; ad Atlantide, Namor, come al solito, ci sputtana con un
«ridicole», ma forse l’incontro più illuminante è con Silver Surfer che seduto
sulla sua tavola ci acciucca di Eggnog. Ma il nostro Lester ci offre anche
l’immagine casalinga dell’Osservatore che confessa di passare il Natale a guardare
la sua TV onnisciente senza pubblicità o televendite, ma con il Grande Fratello
a ricordargli il suo lavoro. Fa pure una capatina dagli Skrull che tentano di
prelevargli informazioni sulla terra. Beh, in quanto a materiale non si può
lamentare ma, conserverà il lavoro? Ma si, è sempre Natale e a natale gli
uomini sono più buoni. Ma, aspetta un attimo, il capo redattore non è umano,
ma… Uno Skrull! Bravo Lester!
La
Cosa in “Cibo cinese per Natale” di Jamie S.Rich e Paco Diaz
Ok, non sapevo che La Cosa fosse ebrea, beh,
in realtà sembra che lo siano pure Kitty Pride e Moon Knight. Beh, e cosa
faranno i supereroi ebrei a Natale? Cena a base di cibo cinese. Ok, capisco che
giustamente il Natale per loro è un giorno come un altro, ma “cibo cinese”?!?!
La cucina ebraica non ha prelibatezze? Vabbè… Anche il non-Natale della Cosa
comunque non può essere tranquillo. Si ritrova costretto ad inseguire un
bestione brutto e spaventoso che da moderno Grinch si è messo a rubare un sacco
da Babbo Natale, un finto bastone di zucchero gigante, luci natalizie e un
bell’abete con le palline colorate. Vorra rubare il Natale a qualcuno? Da acuto
osservatore intellettuale, La Cosa, prima di porsi delle domande, raggiunge il
mostro e con un «è tempo di distruzione» prima gli distrugge i timpani e poi lo
comincia a malmenare. Un flebile vocina malata e catarrosa lo ferma: i bambini
dell’orfanotrofio implorano pietà per quella creatura che stava solo cercando
addobbi che potessero regalare loro gioia natalizia. Beh, ottimo lavoro, poteva
coronare il tutto distruggendo anche la parete del dormitorio. La Cosa allora
decide di apparare la situazione invitando bambini e creatura al suo cenone
non-natalizio a base di cibo cinese, portano degli indifesi bambini da
schizofrenici come Moon Knight e a Kitty Pride che fa il brindisi nel (!)
tavolo. Ma si, invece di doni con fiocchetti colorati, bei traumi infantili per
Natale.
Buon Natale a tutti... Tranne a te! |
ahaha XD dici bene :D :) :| :( :'((
RispondiEliminaLa progressione di emoticons è degna di un fumetto... Complimentoni!
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