7 dicembre 2012

Biancaneve VS Biancaneve: 3… 2… 1… Fight!!! [Recensioni]



Sappiamo tutti che ultimamente Hollywood sta più la che qua in fatto di creatività, ma se ci può essere il nadir di questa situazione è proprio al presenza, nello stesso anno, a distanza di pochissimi mesi, di praticamente lo stesso film. Non è come per Rec e Quarantine, con il secondo remake americano del primo iberico, perché, giusto per dare una giustifica, almeno il film spagnolo in America ci ha messo tempo ad arrivare. Qui stiamo parlando di una corsa a chi arriva primo al traguardo della copia:
«mi hai copiato»
«no, tu, mi hai copiato»
«Io? E come ti permetti?»
«io mi prendo il nome ‘Biancaneve’ per il titolo, tiè!»
«ah si? Io utilizzo nani veri, tiè tié!»
E così ecco che ci ritroviamo due (!!!) film sulla principessa narcolettica dalle amicizie discutibili: insomma, vivere con sette uomini…
Poteri dire che la storia la conosciamo tutti, ma non è così. Ti pare? E se no che novità sarebbe? Ma è tanto brutta la favola originale che la devono cambiare a tutti i costi?


Biancaneve (titolo originale Mirror Mirror)
La regia è di Tarsem. Quest’uomo con il nome da farmaco generico per i crampi intestinali ha diretto nella sua vita quattro film (ma quattro davvero) più una innumerevole quantità di spot televisivi (tra cui quella fichissima pubblicità dei calciatori contro i demoni nel Colosseo, ah bei tempi) e qualche video musicale. Non c’è che dire, in quanto a visività alziamo le mani: The Cell, The Fall, Immortals, esteticamente fanno a gara per chi è più bello. Ma il suo problema è uno, uno soltanto: è una palla! Mica un problema da niente per un regista. Sontuoso e raffinato quanto vuoi ma estremamente lento, moscio: i rallenty sono rallenty al rallenty dei rallenty e quindi, insomma, la narrazione un po’ si ammoscia. Questo film ovviamente non è diverso. A parte questo, ehm, “piccolo” problema, gli va dato atto che è il film che abbastanza “rispetta” (diciamo, eh) la storia, almeno la dinamica principessa-reginacattiva-nani-sonnellino-principe. Solo che trasformare Biancaneve in una guerriera-acrobata e i Nani in ladri-scavezzacollo non ha molto senso, anche perché ai fini della storia non serve a un benemerito, poi del Cacciatore manco l’ombra (se n’è andato nell’altro film). 
Ma si, facciamocela una bella risata!
L’hanno buttata su “simpatia portami via” con battutine, scenette e rumorini deficienti. Poi, la regina cattiva è interpretata da Julia Roberts, però… Come può la cara Pretty-Woman-ormai-matura chiedere: «chi è la più bella del reame?» ma è ovvio che parti svantaggiata. Si, insomma, quella che fa Biancaneve non sarà una dea scesa in terra ma, insomma, avete tipo cento anni  e centro metri di bocca di differenza, il paragone non regge mica tanto.
Quindi è un film un po’ in sordina, niente botti d’artificio né in positivo, né in negativo, come ho detto, si salva solo la messinscena… Aspè aspè aspè… E quello cos’è? Nooooooo!!! Ok: alla fine (cioè, eri arrivato fin li senza scagarti, ormai era fatta), durante i titoli di coda, che succede? Un balletto (!!!) stile bollywood (!!!). Ma come? Perché? Che c’entra una favola europea con un balletto indiano. E poi… Che centra con il film che abbiamo appena visto? Senza senso e pure brutto! Ah, già… L’avevano buttata sulla simpatia… Eh, beh, un ridere…

Biancaneve e il cacciatore (titolo originale uguale ma in inglese)
E qui c’è da parlare… Perché se il primo non ha fatto ne caldo ne freddo, questo… Oh beh… Diciamo che anche questo in quanto messinscena se la cava: gotica, cupa, fantasy, insomma buoni ingredienti. Peccato che mescolati male. Innanzitutto: e vabbè che io non sono proprio un fan di Kristen Stewart, ma ohmiodio, come a fare Biancaneve? Cioè, la “più bella del reame”!!! La donna dall’unica espressione e, per giunta, espressione da tombino-delle-fogne?!? 
Mmmm, si... Bella?!?!
Dici «vabbè, ma se lei fa Biancaneve, la Regina Cattiva sarà uno scorfano con l’alitosi…» e invece no! Charlize Theron! E dai! Lo specchio-delle-mie-brame c’ha na cataratta spessa come la cotica del maiale. Ma passiamo oltre…
Mè... Il paragone regge poco pure in sto film
Biancaneve viene identificata come una “pura di cuore”. Pura di cuore? Per sfuggire alla prigionia sfregia il fratello della Regina Cattiva con un chiodo arrugginito, combatte come Bruce Willis-beitempiandati, inseguita, scappa nella palude e lì molla il cavallo che l’ha aiutata a crepare nelle sabbie mobili. Ma che…
Tra parentesi, ma la pettinatura del fratello della Regina Cattiva? Sembra uno fuggito da una clinica psichiatrica! Mancava la bava alla bocca, tanto l’occhietto spento già ci sta!
Comunque, Biancaneve (da adesso B. perché mi scoccio a scrivere tutto il nome) scappa nella palude e le mandano alle calcagna il Cacciatore: un Chris Hemsworth sempre più gonfio. Non parlo solo in fatto di muscoli, insomma, interpreta anche Thor, ma ohmiodio  che gli è successo? Sembra che il suo scheletro stia premendo sulla pelle per uscire! Vabbè…
Il Cacciatore prima la cattura, poi la libera e scappano insieme nella selva oscura. Se non altro un cervo è risparmiato! Il Cacciatore tenta di insegnare a B. come difendersi da un attacco infilzando il nemico nel rene e lei, pura di cuore, gli risponde «non potrei mai» e certo, lei usa solo chiodi arrugginiti. 
-Sono pura di cuore, hai capito? O ti devo infilzare?
Mentre stanno per lasciare il “bosco dei 100 acri marci” ecco che ti spunta un troll. Aspè, un troll?!?! In “Biancaneve” ?!?! che poi più che un troll sembra una creatura uscita da Star Wars. Ma come farà il dinamico duo a sconfiggere la bestia? Niente! Il troll rimane conquistato dalla bellezza di B. o forse viene distratto dalle orecchie a sventola di lei, non è chiaro. Arrivano in un villaggio della “resistenza” pieno di donne che si sono fregiate il volto per non essere catturate in quanto “più belle”: ohmiodio che cosa macabra! Ma che ci farà la Regina Cattiva con le povere sventurate che sono più belle di lei?  Beh, diciamo che le risucchia la bellezza come un aspirapolvere e le fa diventare vecchie decrepite.  
B. e C. (passando per il punto A. , no, quella è un’altra cosa) incontrano i nani (che prima erano otto ma uno schiatta, anche qui banditi. Ma perché? È tanto sconveniente il mestiere di minatore?), prima non si fidano, poi si fidano, qualche altro scontro, compare il Principe che, nel frattempo, si era finto cattivo per salvare la principessa, fino a che… B. in una specie di trans ipnotico arriva davanti ad un albero con tante fatine e animalozzi e si ferma davanti al mistico Cervo Albino che, non si capisce come, la “benedice” pure. Stanno lì a guardar crescere le foglie quando vengono nuovamente attaccati. Infatti, zitti zitti di soppiatto, arrivano gli sgherri della Regina Cattiva, scoccano una freccia e… Ammazzano il cervo! Ma sei un pacco di arciere! B. stava li a due centimetri e tu sbagli! Vabbè, la compagnia dell’anel… ehm di B. si dirigono verso il castello del nobile che ancora si oppone alla cattivona, nonché padre del principe, e si fermano a riposare in altro boschetto spettrale. Il Principe fa il cascamorto, B. con il suo occhio da triglia fa vedere che ci sta e addenta una mela gentilmente offerta e… Non è il Principe! Sorpresone! La Regina Cattiva non si è trasformata in una vecchia befana e ha dato a B. una mela pelosa. B. cade a terra piena di sonno come una bambola che quando la stendi chiude gli occhi. 
L'espressione che le riesce meglio: neutra!
Con grande puntualità il Cacciatore e il Principe arrivano e quest’ultimo non aspetta manco un secondo e prova a baciarla. Wow, già si sveglia? No! Mica è un film ispirato a Biancaneve questo! Tristi tristi il gruppetto porta B. al castello del nobile e li il Cacciatore si acciucca con il vinello, quello buono, fatto in casa. Ubriaco, il Cacciatore si avvicina a B. e la bacia e lei? Si sveglia! L’incantesimo più breve del mondo! E certo, se appena quella si stende, tutti giù a limonarsela, prima o poi si sveglia, capisce che sta succedendo qualcosa. 
L'occhio ammoccato di lei indica stupore
Colta da improvviso spirito di ribellione B. va dal popolo e dopo una lezione di fisica sulla solidificazione del metallo come metafora dell’ “unione fa la forza” si arma e seguita da un esercito marcia alla volta del castello della Regina Cattiva. Scontri, battaglie, frecce, spadate, lei che “pura di cuore” mena fendenti in faccia alle persone e arriviamo al faccia a faccia finale. Qualche mazzata e B. pone fine alla vita della Regina Cattiva con la pugnalata nel rene. Incoronazione finale. Ma l’amore che trionfa? Niente, ciccia. Il Cacciatore rimane in disparte e il Principe rimane appeso. Beh? B. è una regina moderna, deve guardarsi attorno prima di decidere.

E quindi è così, pur avendo due (!!!) film su Biancaneve, insieme non ne fanno uno buono: il primo è noioso e assolutamente dimenticabile, il secondo prova a fare Il Signore Degli Anelli dei poveri ed è orrendo.
Tanto sicuramente tra un po’ uscirà un terzo Biancaneve, ma questo sarà diverso: ambientato nello spazio, la Regina Cattiva avrà tre tette (sappiamo di cosa stiamo parlando, vero?), i sette Nani saranno in realtà dei robottini e lo Specchio un buco nero interdimensionale. Speriamo che nessun produttore di Hollywood legga questo, magari gli viene foglia di fare un film del genere!

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