Con questo
film ho perso tre anni di vita! Dalla paura mi è venuto un pelo bianco sulla
barba!
E dire che
di film horror ne ho visti una quantità assurda, film di serie A fino a film di
serie Z passando per film “copia e incolla” e tutti mi hanno fatto provare un
emozione da “fottuto di paura” a “ridarella per quanto è ridicolo” passando per
“e beh?”. Questo è andato oltre, arrivando vicino a “il cuore
ha saltato un battito”.
Chiariamo,
non è merito della sceneggiatura intrigante e ricca di suspense, nemmeno delle
atmosfere di tensione, manco delle ombre che si muovono dappertutto, ma il
merito va a un piccolo e facile stratagemma.
In questo
film è lo stesso: scena tranquilla, silenziosa, non succede un cacchio, poi
all’improvviso compare una faccia che urla, o la nostra (Wo)man in black che
urla (sempre!!!) e corre verso la telecamera uscendo dal buio. Questo! Tu stai
la tranquillo, preso dall’atmosfera ed ecco che ti ritrovi con una mano sul
petto a maledire chi ha fatto il film! Poi, non è vero che dopo stai
tranquillo, perché il regista ti mette questi siparietti uno dopo l’altro,
Track, Track, Track. Ti calmi e pensi di poterti concedere una pausa per
defibrillarti, ma niente, Track e un altro infarto, allora cerchi di abituarti
di capire il ritmo, «vabbè, tra poco ce ne sarà un altro», e
invece il regista, furbo e dispettoso, ti disorienta e quando stai tranquillo,
Track e un’altra valvola coronarica che se ne zompa.
Ora, è un
film horror, che ti aspetti, è concepito per farti spaventare, ma così è un
attentato! Il film è fatto bene, ma non è per questo che ti spaventi, così è
scorretto, tutti sanno far paura sto sti cherzi deficienti.
E urla!!! |
Dopo aver
narrato la mia personalissima avventura di “Esplorando il Corpo Umano, oggi visiteremo
il cuore”, passiamo al film vero e proprio. Bello. Ebbene si, mi è piaciuto.
Certo non è una botta di originalità, ma è stato un bel film. Un film vecchia
(forse vecchissima a dire il vero) maniera, senza cattvoni con uncini, bulbi
oculari strappati o fiotti di sangue in faccia, ma giocato sul mistero del
paranormale, tra fantasmi e morti misteriose, case abbandonate e luoghi spettrali,
pizzicando suggestioni a Poe, un pochino a Lovecraft, costruendo un impianto
gotico e romanzesco affascinante e, ebbene si, nostalgico. Nessuna novità dalla
trama con il solito fantasma in cerca di vendetta, ma il film è costruito a
dovere con situazioni inquietanti e persino con il colpo di scena di finale.
Scenografie e costumi splendidi che ricostruiscono questo grigio paesino
sperduto nelle campagne e avvolto dal mistero.
Ma… Un “ma”
ci sta sempre…
Io capisco
che il buon Daniel Radcliffe non vuole essere Harry Potter per tutta la vita, a
ottantanni ancora a dire “wingardium leviosa”, ma subito dopo la saga del
maghetto dovevi per forza interpretare un avvocato vedovo con un figlio di
sette anni?!?! Ma se c’hai ancora i denti da latte e peli pubici al posto della
barba! Si, non reciterà neanche troppo male e ce la mette tutta per essere
credibile, ma c’ha troppo una faccetta tutta acqua e sapone per sto ruolo. Come
ti è venuto Dany? Bassino, mingherlino, senza occhiali (!!!) e senza un minimo
di piglio autoritario. Quando abbraccia il figlio sembra che stia salutando il
fratellino. Ma insomma! Mi costruisco un film così, ben confezionato e ci
ficchi Harry senza cicatrice a combattere un fantasma?
L'amore fratern... Ehm... Padre-Figlio... Che tenerezza... |
Ma caccia la bacchetta e
falla secca! Anzi, meglio, nasconditi dietro una porta e quando passa il
regista del film urlagli dietro le orecchie, vedrai come la prossima volta ci
penserà due volte a fare uno scherzo del genere. O si vendicherà e farà di
peggio?
Beh, lo riposo sullo scaffale... |
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