Non è semplicemente il personaggio di un fumetto, ma di uno dei fumetti più importanti europei, di area francofona, del purtroppo-perchèDiononhaipresomechenonsodisegnare defunto Hergè. Un'icona che imperversa l'Europa dagli anni '40. Un fumetto che sorperende per il colore e il rapporto stilizzazione-dettagli.
Quindi, c'era bisogno di farci un film?
Assolutamente si! Se poi c'è Spilby dietro... Eh, beh...
Ok, non
bisogna gridare al capolavoro assoluto, ma capolavoro si!!! Ohmiodio!!! Capisco
che sono di parte, ho sempre adorato Tintin dal fumetto al cartone animato, e
quando è uscita la notizia che finalmente il caro vecchio Spilby ci avrebbe
fatto un film, il mio cuore scalpitava come quello di una scolaretta al suo
primo bacio. Che dire? C A P O L A V O R O !!!Mi ricompongo un attimo, mi asciugo la bava e dico che Spilby ci ha preso in pieno! E va bene che nell’ambiente Spielberg è conosciuto come il Re Mida della telecamera: qualunque cosa che riprenda fa un filmone! Si lo so, Indy 4! Ma… Io… Lo so, non c’è nulla che si possa dire per difendere quel filmaccio, però dai, con Tintin ha recuperato, e parecchio…
Ora, in
Europa Tintin è un’icona, in America molto meno, nell’area francofona ha
colonizzato persino la carta da parati! Posso capire: un americano, con la sua
cultura americana che fa un film “francese” (belga in realtà, ma non stiamo ad
arrampicarci sulle parole)? Ricordo spiacevolmente il tentativo simile di
Ridley Scott: Un’ottima annata. Sarà
stata ottima per lui, ma un regista inglese con un attore australiano che fa un
film “alla francese” sul vino della Provenza, insomma non ci sta proprio. Ma il
caro Spilby non è così fesso. Ha messo da parte americanismi vari del tipo
“siamo forti” e “salviamo il mondo” (cosa che poteva fare benissimo data la
trama) e fatto un film dal dichiarato gusto europeo: delicato anche nella sua
spettacolarità, ironico senza essere volgare, leggero e frizzante quando
abbraccia i toni della commedia. Fedele, soprattutto, nello spirito allo
straordinario fumetto di Hergè. Sicuramente c’è qualche purista del fumetto che
potrebbe dire: si ma la storia è diversa, ha cambiato le cose, bla bla bla. Beh
questa gente è cretina. Io amo, ho amato e amerò sempre i fumetti di Tintin, li
ho letti tutti dalla A a Milou! Quello che ha messo in piedi Spielberg è stata
una perfetta riduzione cinematografica degli elementi portanti del personaggio,
incastrando tre albi in un unico film.
Questa scena ohmiodio che cosa non è... Il capolavoro del capolavoro... |
Tecnicamente
è ineccepibile: straordinari piani sequenza, idee registiche assolutamente
nuove, narrazione spettacolare, insomma non ha una pecca! E lo dico senza
remore. Al giorno d’oggi è veramente raro trovare un film che ti soddisfi
appieno! C’è sempre qualcosa che ti fa storcere il muso, ma qui non puoi. Manco
il pregiudizio «è un cartone animato». Macchè! A parte che è
talmente realistico che manco pensi sia fatto interamente al computer, ma poi è
funzionale alla totale referenza con il fumetto.
Guarda là, pare vero... |
Ovviamente in America ha
incassato di meno che in Europa, e ci credo, se non gli propini sempre la
solita solfa quelli non schiodano il culo da casa. Ed è un peccato, perché
lezioni così straordinarie di cinema non se ne trovano così spesso in giro. La
trama non ve la sto a raccontare perché è assolutamentissimamente un film da
vedere, rivedere, amare, comprare, possedere, invitare a cena e farci
all’amore! Si, avete capito benissimo! «All’amore!».
Nessun commento:
Posta un commento