20 febbraio 2016

Deadpool: Non giriamoci attorno… È un filmone!!! [Recensione]



Si, chi se ne frega, lo diciamo subito: Deadpool è uno dei migliori film da qualche anno a questa parte! È inutile che ce la raccontiamo! Si ci saranno quelli che diranno «ma no, così non va bene, troppo ridicolo, quella cosa non va bene, quell’altra nemmeno» (ma immaginatelo detto con una vocina da suorina smilza mentre legge il libro di preghiera), non fa nulla! Sono riusciti nell’impossibile!
Del caro Deadpool abbiamo già parlato in generale (e qui, e qui), quindi niente presentazioni, parliamo solo del film.
Irriverente, dissacrante, divertente, emozionante, coinvolgente e assolutamente il film che ogni fan avrebbe voluto. È vero… Il pericolo di tonfo stratosferico e porcheria cinematografica capace di brutalizzare un grande personaggio era altissima, ai massimi livelli. Ma dopo lo scampato pericolo, ecco che siamo lì, nerd ancora più contenti.
Diciamocelo in confidenza: è ovvio che qualcosa non è proprio come ce la siamo immaginata (tipo il doppiatore, ma non è colpa della produzione… Grazie traduzione italiana!), ma, andiamo, va benissimo così. Le scelte prese erano necessarie alla trasposizione!
Tradurre a film la complessità del fumetto, era una cosa impossibile! Come fai a mettere sullo schermo le battute metanarrative di Deadpool? Beh, loro ci sono riusciti, e lo hanno fatto con il cinema. Non voglio fare l’elenco degli easter egg (che sennò si perde il gusto di notarli) ma mettere in evidenza elementi (come l’immagine di Ryan Reynolds-Lanterna Verde) o, addirittura citati palesemente (l’action figure del tristissimo Deadpool di Wolverine Le Origini), fanno quello che fa la didascalia nel fumetto: ti rimandano costantemente e prepotentemente nel mondo dei cinecomics Marvel!
Si perché la cosa saggissima che hanno fatto è stata quella NON di parodiare i fumetti Marvel, ma il cinema Marvel. Dopotutto il nostro caro e meraviglioso DP nei fumetti prende per le chiappette i fumetti Marvel. Il medium che parodia, cita, autocita, rimanda al medium stesso… Vuoi che sia il fumetto, vuoi che sia il cinema, oh, ci son riusciti!
Assistiamo estasiati alla follissima folle mente disturbata di Deadpool! 
Nonostante il film sia sovraccaricato di tutto ciò che sia possibile parlando di Deadpool riesce a mantenersi in equilibrio, senza strafare! Pensiamo alla schizofrenia di DP: ok, nel film non è onnipresente come nella serie di Daniel Way, ma non poteva essere altrimenti, avrebbero rischiato di creare solo confusione; la metanarratività è dosata con maestria, sarebbe stato assurdo vedere DP continuamente rivolto in camera e avrebbe stancato troppo.
Quindi si, sembra assurdo affermalo per il film di Deadpool, ma, cavolo, la Misura è ciò che rende il film un filmone esageratamente film!
E poi… Diamine! È divertentissimo! Le gag non sono buttate lì solo per strappare una risata, no, sono gag e battute alla Deadpool, coerenti con la storia, con il personaggio, con le situazioni e, cosa davvero grandiosa, anche con le scelte registiche! Se il fumetto gioca con il layout, con le vignette, con i baloon, è ovvio che il cinema lo faccia con le riprese, le inquadrature, il montaggio.
Uscito dal cinema ero silenzioso, assorto, anche accigliato… Sembrava che il film non mi fosse piaciuto… Ma no, quello non era il momento dello sconforto, quello era il momento di quiete prima della tempesta, prima dell’esplosione nerdiatica di soddisfazione!!!

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