Poi non è
vero che l’Italia è un paese di imbonitori. Per propinarci sta porcata di film,
che hanno fatto? Hanno cambiato il titolo da Abraham Lincoln’s Vampire Hunter in La Leggenda del Cacciatore di Vampiri. Perché? Perché a noi
italiani ma quanto ci può fregare che hanno preso un ex presidente degli Stati
Uniti e lo hanno fatto un Van Helsing pezzotto? Nulla, allora hanno tralasciato
la prima parte del titolo e ci hanno messo solo la seconda, che tanto, di sto
periodo, i vampiri tirano sempre.
Appena letta
la notizia che il film era in produzione, ho pensato: «e perché non George
Washington contro gli alieni? Oppure Bill Clinton contro sua moglie?» tanto se
si deve fare una schifezza, possiamo permetterci di tutto. Ok, io all’inizio ne
pensavo pure bene. Credevo facessero un gioco ironico tra storia e fantastoria,
ovviamente non è stato assolutamente così. Infatti, diciamocelo: ma che ca**o
di film può essere?
Che c’azzecca
Lincoln-padredeidiritticivili con i vampiri? E poi, non ho capito, i vampiri
non hanno diritti civili e devo essere schiattati tutti? Ma l’America non è
“terra della libertà”? Vabbè che più che uno slogan è una presa per il sedere,
ma qui siamo in contraddizione. Certo, i vampiri di questo film non sono quelli
tutto tenerezza e ormoni di Twilight,
ma sono proprio cattivelli. Quindi… Giù a dar mazzate ai succhiasangue!
Il piccolo
Abraham era già un piccolo attivista contro la schiavitù. E qual è la maniera
più banale di rappresentarlo? Ovvio, era già amico di un bambino di colore! Il
povero bimbo viene frustato da uno schiavista, Abe interviene, prende mazzate
pure lui, allora interviene il padre e viene licenziato! Ora, lo
schiavista-picchiabambini-datoredilavorodelpadre, visto che non bastava questo
a farti dire «uh, com’è cattivo», è pure un vampiro! E che fa sto vampiro?
Mozzica la mamma di Abe davanti i suoi occhi. Quella si ammala, gira gli occhi
a 360 gradi e muore. Il traumatizzato Abe cresce, il papà schiatta pure lui, e
nel frattempo matura il desiderio di vendetta. Arriva il fatidico giorno, Abe
prova a uccidere il vampiro (ma non sa ancora che è un vampiro) e finisce zampe
all’aria. Lo salva un misterioso-sivedelontanounmigliocheèunvampiro tizio che
lo cura e gli insegna a tagliare querce secolari da un metro di diametro con un
colpo solo di accetta.
Poco male, se non dovesse riuscire quella cosa del
presidente degli USA può sempre indossare una camicia a scacchi rossa e nera e
andare di yodel in yodel a fare il boscaiolo.
Passa il tempo e Abe se ne va a
studiare giurisprudenza
e nel frattempo, giusto per ingannare il tempo, mozza cape vampire a iosa.
Ovviamente con salti acrobatici, e sennò mica era figo! |
In
questi primi 40 (!!!!!!!) minuti di film, buttati così un po’ per dovere,
troviamo i vari slogan che hanno reso Abe demagogo e filantropo.
«Vuoi un
caffè?» «si grazie, la libertà è un diritto»
«la
schiavitù è intollerabile e mi faccia due etti di cotto tagliato fino fino,
grazie».
Giusto per
smerdare una figura fondamentale dei diritti civili e per sottolineare che è
veramente lui il futuro ex presidente. Mah! Io avrei cercato di farlo
dimenticare… Vabbè… Dalle nebbie del tempo ti chi sbuca? Il suo amico di colore
che veniva frustato da piccolo. Non si vedono da millemila anni e che vuole? Un
favore! Un documento falso, per giunta! Complimentoni! Manco il tempo di
salutarlo e chiedergli un prestito (tanto, ormai) e pigliano mazzate finendo in
prigione. Ed è questo il momento in cui maturano in Abe i semi della lotta
sociale e dell’uguaglianza, e nel frattempo medita ancora vendetta. Ottimo
curriculum Mr. President.
Ecco che
finalmente trova l’assassino della madre e comincia uno scontro assurdo in
mezzo a una mandria di cavalli psicotici che scorrazza per le campagne.
Corse,
zoccolate in faccia, cavalli addosso, ma i due non demordono. Ma manco i
cavalli! Quelli continuano a correre indisturbati mentre i due gli zompano
addosso, finche non si sgarrupano in crepaccio e Abe compie la sua vendetta.
Ahhhh. Ma il cattivo, prima di spirare, sbiascica qualcosa su qualcuno che è
ovviamente potentissimo e sgama il mentore di Abe.
Abe va dal
mentore e lo becca a succhiare sangue da collo di uno. E ne rimane sconvolto!
Ma perché? Non lo avevi capito? Occhiali da sole, riflessi veloci, pallido come
un cadavere (appunto), grande forza, non ti hanno detto nulla? Pensavi fossero
steroidi? Vabbè… Che poi… Perché i vampiri si muovo di giorno? Ma un vampiro
vecchia maniera non si trova più?
Comunque…
Scopriamo che anche il mentore ha ovviamente perso qualcuno per colpa dei
vampiri, ovviamente è stato trasformato e ovviamente medita vendetta. Abe molla
il mentore e vaga pensieroso sotto la pioggia: ma quanto è drammatico, eh? Mai
visto!
Lui si
sposa, viene messo in guardia e rapiscono l’amico! I vampiri lo attirano in una
trappola-ballo-cenaabasediumani e accettate, arti amputati, carrozze che
slittano sul sangue e vari rallenty dopo, Abe salva l’amico e fila alla
chetichella.
Scorsa
veloce su qualche comizio politico, su Abe che appende l’accetta al chiodo e
diventa presidente.
«meno vampiri per tutti!» |
Guerra civile, studio ovale, lui invecchia, e via fino ad
un nuovo attacco dei vampiri. La vittima? Il figlioletto! Dramma e dolore
inaspettati? Assai, che sorpresone! Scopriamo, dunque, che la guerra civile
americana, non è scoppiata per difendere libertà e diritti, no, ma ti pare?. È
stata in realtà portata avanti dai vampiri! Ma si, sputtaniamo la storia, la
guerra e la tragedia, che ci frega! Gettysburg? In realtà è stata una mattanza perpetrata
dai vampiri! Ma si!
Il nostro
presidente ecco che c’ha il colpo di genio grazie ad una forchetta.
L’illuminato statista decide di armare l’esercito con l’argento (!!!). Ma
l’amico biondo e traditore è dietro l’angolo e il treno con Abe e le armi dirette
al fronte viene assaltato dai vampiri. Ancora scontri, sangue e cape mozzate
conditi con inseguimenti sul tetto del treno (novità assoluta in un film d’azione!!!!),
il mentore che ritorna per aiutare e Abe sta quasi per schiattare! Colpo di
scena del colpo di scena! L’amico biondo non è traditore, ma faceva tutto parte
del piano-trappola. Esplosione finale e bum, vampiri morti! Eh, no! Il capo
vampiro non è morto! Come uno del ghetto Abe si attorciglia la catenina
d’argento dell’orologio attorno alle dita a mo di “pugno di ferro” e scomma il
cattivone finale.
Distruzione, fuoco, sacrificio del biondo, soldati armati di argento e qualche frase qualunquista buttata così e arriviamo a veder la moglie di Abe che abbraccia un fucile e uccide la vampira (ma guarda che coincidenza) che ha morso il figlio. Pistolotto finale di Abe e lui che se ne va a teatro.
Distruzione, fuoco, sacrificio del biondo, soldati armati di argento e qualche frase qualunquista buttata così e arriviamo a veder la moglie di Abe che abbraccia un fucile e uccide la vampira (ma guarda che coincidenza) che ha morso il figlio. Pistolotto finale di Abe e lui che se ne va a teatro.
Ora,
sappiamo tutti quello che successe a teatro vero? Ma che?! Abe è un ninja
dell’accetta e come se niente fosse arriva un tizio qualunque e gli spara alle
spalle?
Praticamente
questo non è un film, sono due messi insieme. Il primo su un cacciatore di
vampiri, il secondo su Abraham Lincoln, ma che c’entrano queste due cose? Sono
separate da un abisso! Infatti il film è assolutamente slegato, scene a sfizio,
praticamente sembra che ci siano due protagonisti. Una noia mortale. Le scene
al rallenty, messe giusto per fare figo, sono pallose a morte, una trama
sconclusionata, clichè spaventosi messi in fila e slogan da frasi stile gruppi
idioti di facebook messe ogni tre per due...
Quindi la
domanda delle domane è… Perché? Perché hanno fatto un film del genere?
Nessun commento:
Posta un commento