E quando si tocca il fondo, si tocca eh, mica poco. Tu stai li,
stravaccato sul divano, nella posizione giusta che tanto faticosamente hai
cercato, il culo ben serrato nella sua cunetta familiare e ti guardi il Film/SerieTv/CartoneAnimato/Anime.
E poi? E poi il finale: cambi posizione, ti rigiri, provi la posizione
chiappa-sinistra, poi chiappa-destra, e niente, ti ritrovi seduto, gomiti sulle
gambe e la mascella che tocca per terra. Non parlo, per forza, di finali a sorpresa
che ohmiodioèstatolui, no, ma di quelli che ti hanno lasciato senza parole, per
un motivo o per un altro.
Questi sono i dieci titoli (di prodotti usciti negli ultimi vent’anni,
sennò erano almeno 50) che con il loro finale ti han fatto cambiare la tua
posizione-da-film. Maledetti! Parliamo dei finali, eh, quindi se non avete
visto niente… Ma siete matti!!! Se li avete visti… Bene…
SUNSHINE
Se c’è qualcuno che ancora non si è visto sto film, deve farlo. Il
sole si sta spegnendo e sulla terra son tutti li a puzzarsi dal freddo.
I capoccioni del mondo hanno mandato una navicella, l’Icarus (ma che m@#da di nome, ma non lo conosci il mito?), che (ma pensa un po’, sto co sto nome!) è sparita e, boh? Non si sa. Si, ma il sole? E allora arimandiamo una seconda navicella, l’Icarus II (e ci rifai!!!), per prendere due piccioni con una fava: controlliamo se l’equipaggio di Icarus I non sono stecchiti e sganciamo delle tranquille bombe atomiche nel sole per riaccenderlo. Ci riusciranno? He… Si, ma crepano tutti. Che tu non te lo aspetti. Anche perché affrontano talmente tante difficoltà (tra cui il capitano dell’Icarus I che c’ha avuto un esaurimento nervoso a causa di ustioni da millemila gradi e di profonda solitudine), che tu pensi: «vabbè, ma almeno la povera dott.ssa si salva, non dico tutti, ma…». E niente: morti! Come eroi per giunta! Perché mentre tu sai che quelli sono li belli cotti cotti tra bombe atomiche e gas solari, sulla terra arriva il messaggio del protagonista che tutto tenerello dice «se vedrete la luce del sole più forte che vi serviranno i vostri occhiali ganzi, vorrà dire che ci siamo riusciti, mica c@#§i».
I capoccioni del mondo hanno mandato una navicella, l’Icarus (ma che m@#da di nome, ma non lo conosci il mito?), che (ma pensa un po’, sto co sto nome!) è sparita e, boh? Non si sa. Si, ma il sole? E allora arimandiamo una seconda navicella, l’Icarus II (e ci rifai!!!), per prendere due piccioni con una fava: controlliamo se l’equipaggio di Icarus I non sono stecchiti e sganciamo delle tranquille bombe atomiche nel sole per riaccenderlo. Ci riusciranno? He… Si, ma crepano tutti. Che tu non te lo aspetti. Anche perché affrontano talmente tante difficoltà (tra cui il capitano dell’Icarus I che c’ha avuto un esaurimento nervoso a causa di ustioni da millemila gradi e di profonda solitudine), che tu pensi: «vabbè, ma almeno la povera dott.ssa si salva, non dico tutti, ma…». E niente: morti! Come eroi per giunta! Perché mentre tu sai che quelli sono li belli cotti cotti tra bombe atomiche e gas solari, sulla terra arriva il messaggio del protagonista che tutto tenerello dice «se vedrete la luce del sole più forte che vi serviranno i vostri occhiali ganzi, vorrà dire che ci siamo riusciti, mica c@#§i».
IL LABIRINTO DEL FAUNO
INCEPTION
Il sogno in un sogno, in un sogno che è un sogno mentre sogni.
Stai due ore e passa a capirci qualcosa, a fare collegamenti, a scervellarti. Ma allora se questo è un piano del sogno di Di Caprio, quello di prima sta succedendo nel sogno di quell’altro, ma allora perché quello…. Ahh!!! Ma alla fin fine, lo capisci, sei li che hai tirato le fila dei millemila fili che ci stanno e… La trattola?!?! Come?! Mo che mi ero chiarito qualcosa! Si ferma o no? È un sogno o no? Come? «A piacere vostro signora mia». Ma come?! Tra Parigi che si ripiega su se stessa, impianti vari, acqua che invade tutto, città che crollano, pensavi di esserci riuscito a capire qualcosa, e il finale ti frega…
Stai due ore e passa a capirci qualcosa, a fare collegamenti, a scervellarti. Ma allora se questo è un piano del sogno di Di Caprio, quello di prima sta succedendo nel sogno di quell’altro, ma allora perché quello…. Ahh!!! Ma alla fin fine, lo capisci, sei li che hai tirato le fila dei millemila fili che ci stanno e… La trattola?!?! Come?! Mo che mi ero chiarito qualcosa! Si ferma o no? È un sogno o no? Come? «A piacere vostro signora mia». Ma come?! Tra Parigi che si ripiega su se stessa, impianti vari, acqua che invade tutto, città che crollano, pensavi di esserci riuscito a capire qualcosa, e il finale ti frega…
IL SESTO SENSO
È facile mo dire che l’avevamo capito. E certo… Si perché quello non
toccava li, non parlava con quello, non si sbottonava le braghe per fare pipì…
Ma no! È inutile! Non si era capito mica che quello era schiattato da un pezzo!
Ok, qui il finalone a sorpresa ti lascia di stucco e ti fa sentire pure un
povero scemo che non si è accorto di nulla. Ti senti tradito come se tua moglie
avesse un amante!
SAW: L’ENIGMISTA
Ok, lasciamo perdere che poi hanno rovinato ogni cosa di buono che
c’era nel primo film con sei (!!!!!!) seguiti uno più inutile e ridicolo
dell’altro, ma il primo è stato un filmone.
Costruito in maniera impeccabile come uno dei perfetti meccanismi del pazzoide protagonista, ha un finale da lasciarti senza un piede. Quando tu pensi di aver inquadrato il cattivone, con quel cranio oblungo e gli occhietti a palla da psicopatico, ecco che invece la chiave di tutto era davanti ai tuoi occhi. Il tizio che hai sbirciato tutto il tempo e credevi un cadavere era invece il supermegacattivone malvagio che, come se niente fosse, si alza e tomo tomo cacchio cacchio se ne va via tranquillo dopo che ha suicidato tante persone.
Costruito in maniera impeccabile come uno dei perfetti meccanismi del pazzoide protagonista, ha un finale da lasciarti senza un piede. Quando tu pensi di aver inquadrato il cattivone, con quel cranio oblungo e gli occhietti a palla da psicopatico, ecco che invece la chiave di tutto era davanti ai tuoi occhi. Il tizio che hai sbirciato tutto il tempo e credevi un cadavere era invece il supermegacattivone malvagio che, come se niente fosse, si alza e tomo tomo cacchio cacchio se ne va via tranquillo dopo che ha suicidato tante persone.
SEVEN/FIGHT CLUB
Questi due li accorpiamo perchè la slogatura di mascella è sempre
colpa della coppia Pitt/Fincher. Se nel primo tu non credi che il
biondo-tenerello-coraggioso poliziotto non possa mai e poi mai possa far cedere
propria integrità e la propria moralità, eccolo la che ti spara in fronte al
pazzoide! E tu rimani interdetto, «ma
come? Perché? Noooo, non poteva! Ma gli ha acciso la moglie!».
Che ti succede invece nel secondo? Che tu hai ammirato il muscoloso e
figone Brad: «la prima regola del Fight
Club è…» (meh, che la sapete, è inutile che continui), saponette col grasso
di ciccione, capello a spazzola talmente a spazzola che ci puoi pulire i
vestiti, e tu lo ammiri.
Invece provi compassione e tenerezza per il povero Edward Norton: scartellato, sfigatello, «il suo nome è Robert Polsen», e ti ci identifichi. E poi? Eh… E tu non hai fatto altro che guardare la stessa persona! Ma come?!?! Quindi? E quindi tu, caro il mio spettatore, hai avuto un assaggio di come ci si sente ad essere schizofrenici. Ma qui, va detto, c’è una doppia slogatura di mascella carpiata e mortale: Edward che si spara in bocca per eliminare Brad!!! E tu pensi che così schiattano tutte e due, ed invece no… Lo sfigatello ti sopravvive e rimane con la ragazza… Come nei teen movie anni ottanta.
Invece provi compassione e tenerezza per il povero Edward Norton: scartellato, sfigatello, «il suo nome è Robert Polsen», e ti ci identifichi. E poi? Eh… E tu non hai fatto altro che guardare la stessa persona! Ma come?!?! Quindi? E quindi tu, caro il mio spettatore, hai avuto un assaggio di come ci si sente ad essere schizofrenici. Ma qui, va detto, c’è una doppia slogatura di mascella carpiata e mortale: Edward che si spara in bocca per eliminare Brad!!! E tu pensi che così schiattano tutte e due, ed invece no… Lo sfigatello ti sopravvive e rimane con la ragazza… Come nei teen movie anni ottanta.
SCHOOL DAYS
12 puntate! 12 puntate di sto ragazzino che sembra tanto un amorevole
e tenerello fanciullo che si è innamorato e invece si trasforma in un arido e
parecchio str§@#o trombitor di ingenue e zoXXXlette adolescenti.
E vabbè… Te lo guardi, stai a pensare a quanto Makoto sia infame a tradire la sua fidanzata prima con millemila ragazze e poi con la “migliore” amica, quando arriva l’ultima puntata di sto Beautiful malvagio… La migliore amica finge una gravidanza per rimanere con Makoto che, da vero uomo coraggioso, ha deciso di mollarla per ritornare con la sua fidanzata. Ma la fidanzata, dopo 11 puntate in cui è stata messa a novanta gradi tutto il tempo (metaforicamente, sia chiaro), decide di uccidere Makoto, decapitarlo, portarsi la testa in giro in un sacco, andare dalla migliore amica, ucciderla, sventrarla per accertare la gravidanza e scappare su una barca in mezzo all’oceano per passare il tempo accoccolata alla testa del suo fidanzato morto. Ohmiodio!!! Se non è un finale che ti turba questo…
E vabbè… Te lo guardi, stai a pensare a quanto Makoto sia infame a tradire la sua fidanzata prima con millemila ragazze e poi con la “migliore” amica, quando arriva l’ultima puntata di sto Beautiful malvagio… La migliore amica finge una gravidanza per rimanere con Makoto che, da vero uomo coraggioso, ha deciso di mollarla per ritornare con la sua fidanzata. Ma la fidanzata, dopo 11 puntate in cui è stata messa a novanta gradi tutto il tempo (metaforicamente, sia chiaro), decide di uccidere Makoto, decapitarlo, portarsi la testa in giro in un sacco, andare dalla migliore amica, ucciderla, sventrarla per accertare la gravidanza e scappare su una barca in mezzo all’oceano per passare il tempo accoccolata alla testa del suo fidanzato morto. Ohmiodio!!! Se non è un finale che ti turba questo…
OLD BOY
Il film diretto dal diversamente equilibrato e grandissimo Park
Chan-Wook tratto dal manga di Nobuaki Minegishi e Garon Tsuchiya è uno di quei
film che soffoca lo spettatori e lo fa come pochi, insomma. È un grandissimo
filmone, e vogliamo anche dimenticare il
remake-reinterpretazione-inutilià-perché? di Spike Lee (Spike, che cosa hai
fatto?!?!). Ma il finale… Imprigionato senza sapere perché per appena 15 anni,
liberato di punto in bianco senza sapere perché, investigazioni, mazzate di
morte con martello, scoperta di vendetta da parte del cattivone (che si porta
benissimo gli anni) e rivelazione da sedute psicanalitiche a vita: la donna che
lo ha accolto, aiutato, amato, con cui ha tr… ceduto ad attività lubriche e
peccaminose, era la figlia!!!
THE MIST
Finale ad alto tasso di parolacce, ma dette da te che te lo stai
guardando! Uno dei finali più amari degli ultimi anni, con quella rabbia che ti
fa dire «bastava aspettare quei cinque
minuti in più…Ca##o!!!».
Invasione aliena/creature da altra dimensione in paesino sperduto. Lotta per la sopravvivenza di umani che fanno di tutto per superare la notte, scelte disperate, fino all’atroce finale: I cinque sopravvissuti, sperduti nella nebbia, con solo bestiacce e bestioni a fargli compagnia oltre l’abitacolo della macchina con la quale sono scappati decidono che quelle fetenti creature non li prenderanno vive! Il nostro protagonista secca con un colpo di pistola i suoi compagni di sventure, tra i quali il figlio, e non avendo un proiettile per se decide di uscire fuori dalla macchina pronto a farsi pappare dalle creature, ma il rumore che sente, guarda un po’, è l’esercito che ha sconfitto le creature!
Invasione aliena/creature da altra dimensione in paesino sperduto. Lotta per la sopravvivenza di umani che fanno di tutto per superare la notte, scelte disperate, fino all’atroce finale: I cinque sopravvissuti, sperduti nella nebbia, con solo bestiacce e bestioni a fargli compagnia oltre l’abitacolo della macchina con la quale sono scappati decidono che quelle fetenti creature non li prenderanno vive! Il nostro protagonista secca con un colpo di pistola i suoi compagni di sventure, tra i quali il figlio, e non avendo un proiettile per se decide di uscire fuori dalla macchina pronto a farsi pappare dalle creature, ma il rumore che sente, guarda un po’, è l’esercito che ha sconfitto le creature!
THE DESCENT
Chiudiamo con un ottimo finale a presa per il culo. La speleologia,
quale cura migliore per fa superare il trauma della morte della famiglia, se
non la speleologia? Con amante del marito morto nel gruppo, per giunta! In
grotte popolate da essere subumani cannibali, giusto per condire il tutto! Ma
il finale… Dopo una lotta continua per la sua vita contro la natura, gli essere
e pure contro l’amica, la nostra protagonista, strisciando tra frattaglie e
resti umani trova quel buchino verso la luce, si arrampica, arranca, sbuca
dalla terra come rinata, prende la macchina e… Niente, allucinazione! Sta
ancora intrappolata nelle buie grotte! E tu urli un bestemmione perché ti senti
fregato! Credevi nel lieto fine per sta povera crista, ma niente! Soffri
insieme a lei!
Questi i finali che son venuti alla mente a me, povero Viaggiatore. Ce
ne sono sicuramente altri millemila ma, oh, l’età arriva per tutti e questi mi
son ricordato! E… Che stavo dicendo!?!?
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