Marvel Now [Parte III]: La tripletta dello stupore!

Si, dello stupore! Perché questi tre volumi li avevo lasciati un po’ in disparte… Insomma, non sono mai stato fan di Ciclope (e a ben donde), figuriamo di Capitan America, e manco tanto della famigliola Mulino Bianco della Marvel, i Fantastici Quattro. Ma, hei, è sempre piacevole sorprendersi…

I NUOVISSIMI X-MEN

Due Ciclopi!?!?!

E tu già pensi che “nuovissimi” ti puzza parecchio visto che in copertina campeggiano: Ciclope, Jean Grey (!!Eh?!), Bestia non ancora blu, Angelo (ancora normale) e L’Uomo Ghiaccio. Mai vista questa formazione, mai…

I Nuovissimi X-Men: Gli eroi di domani (Parte I e Parte II) [testi di Brian Michael Bendis e disegni di Stuart Immonen]
Poi non tengo ragione: ma quanto può essere bravo Brian B.? È riuscito a fare l’impossibile: rendere superaccattivante una storia in cui ci sono sempre gli stessi mutanti di sempre. Ma non solo sono gli stessi, ci stanno pure due volte! Ma andiamo con ordine… Dopo AvX, Ciclope è diventato praticamente un terrorista mutante… Cerca mutanti, sta mettendo in piedi una nuova forza mutante, si fa accompagnare da Emma-menopausaprecoce-Frost e Magneto (cioè il suo mega acerrimo nemico), insomma è diventato cattivo e rimane cattivo. E come si fa? Beh, Bestia ha qualche problemino con la sua mutazione. Niente di che: è in continua evoluzione e il suo corpo non regge più e sta per morire. Gli altri X-Tizi (per la precisione: L’Uomo Ghiaccio, Kitty Pride e Tempesta) vorrebbero infilare a Ciclope il suo visore là dove non batte il sole. Ma il morente Bestia, zitto zitto, ha una soluzione, o almeno, una parvenza di soluzione: torna indietro (ma molto) nel tempo e va dalla primissimissima x-formazione. Besti si rivolge al gruppetto, in particolare a Scott-sonoancorailperfettino-Summers e gli dice: «il te del futuro ha dato di matto. Sei diventato un terrorista, hai ucciso il pelatone Xavier… Solo tu ti puoi fermare!». Quelli rimangono giustamente, un attimo interdetti e dopo un WTF?! Urlato in coro con la mascella slogata, seguono Bestia nel suo presente, loro futuro. Eh, beh… Cambiamenti ce ne sono stati, uno per tutti la morte di Jean che, uhm, lo scopre in anticipo. Vabbè, ma bando alle ciance temporali: via! Prima squadra X-Men contro Ciclope il folle! E qui, si prospetta una serie fichissima…

Legione: Prodigo (Parte I) [testi di Simon Spurrier e disegni di Tang Eng Huat]
Bòn, come potrà mai essere il figlio del più grande telepate del mondo? O fortissimo o matto come un cavallo! E il figlio di Xavier? Entrambi, ovvio. Il nostro caro Legione ha qualche problemino a tenere a bada le sue millemila personalità multiple ognuna con un potere diverso e quindi lo aiuta un Merzah-yospaccodibrutto-IlMistico. Pare andare relativamente tutto trnquillo, ma quando il nostro schizatello protagonista scopre che papà è morto… Beh… Nel carcere mentale che imprigionava le sue diverse personalità scoppia una rivolta di detenuti e lui perde il controllo. Scassa tutto pure nella realtà e non solo nella sua fantasia, quindi… Vendetta? Si, vendetta! Via, a cercare Mr. Occhialino Rosso!

FANTASTICI QUATTRO

Che praticamente diventano "otto"

Diciamoci la verità, Fondazione Futuro è  stato un errore, si, dai, una forzatura noiosetta con quell’improponibile tutta bianca e nera di Spider-Man. E infatti, chi ti è ritornato dall’oltretomba? La Torcia Umana che (ovviamente) non era morto e quindi torna il quartetto familiare della più longeva delle serie di casa Marvel e riparte, dopo poco, con il numero 1.

Fantastici Quattro: Instabili e Parti di un buco (ambigua…) [testi di Matt Fraction e disegni di Mark Bagley (la prima) e Michael Allred (la seconda)]
Ok, il caro Matt non sarà lo sceneggiatore più migliorissimo dei migliorissimi, ma quando vuole il suo dovere lo fa proprio bene. Ha curato, ad esempio, due grandissimi cicli del caro Iron Man (I cinque incubi e L’uomo più ricercato del mondo), con Brubaker, l’ultima serie dell’americorientale Iron Fist e, dato che gli “Iron” erano finiti si è sparato pure Thor: il mondo brucia. E qui… E qui prende i F4 e ce li getta in un bel drammino personale: «le molecole instabili che hanno creato il mio corpo elastico sembrano aver raggiunto un certo punto di entropia cellulare» eh?!?! Vabbè, Mr.Fantastic si è rotto. Si ferisce e, niente, rimane ferito. Che si fa dunque? Mr.Fantastic, che non è famoso per le sue capacità sociali, dice alla mogliettina una non-verità: «perché non ci spariamo un anno in giro per lo spazio con tutta la famiglia? Per stare insieme allegramente… Una bella gita intergalattica che, tanto, a noi non ci capita mai nulla di grave e quindi ci possiamo portare anche il gruppetto di minorenni». Diciamo che Mr.ElasticMan non ha neanche tanta lungimiranza… Si, ma mentre il quartetto se ne sta via? Visto che New York non ha supereroi (ehm, si si come no) Mr.Fantastic chiede ad un traumatizzato-depresso Ant-Man di prendere, insieme a She-Hulk, Ms. Cosa, e Medusa, in mano la situazione in quei 4 (!!!!) minuti in cui non ci saranno i F4. Si, quattro minuti, perché Reed Richards vuole tornare indietro nel tempo quattro minuti dopo il momento in cui sono partiti. Solo che, Ant-Man sta (giustamente) più la che qua dopo che ha perso la figlia. Lasciargli in mano il comando di una squadra, nel caso succedesse qualcosa ai F4, è davvero una bella idea? Infatti, diciamocelo, quando prima o poi il quartetto ritornerà, sicuramente ci sarà qualche casino tipo che non possono rientrare o cose simile. Si, un po’ telefonata come cosa. E quindi, mentre Ant-Man intervista tutti i membri della Fondazione Futura (con tutti i vari alieni del caso) cosa significhi per loro questa Fondazione, i F4 vanno a reclutare gli altri membri da sostituire. Anche se può non sembrare, è una storia veramente piacevole che bilancia bene il rapporto tra il dramma e il mistero e ti fa crescere aspettative per il viaggio cosmico che i nostri eroi dovranno affrontare.

CAPITAN AMERICA

La spocchia è spocchia a qualunque età!

Non ho mai sopportato il caro, vecchio, Cap. neanche nei film: mazza tra le chiappe talmente infilata bene che non si piega per non spezzarsi, bacchettone come un professore delle elementari di un liceo anni 50 (tecnicamente prima, ma, andiamo, rende l’idea), patriottico al limite del fascismo, insomma un blocco di granito emotivo. E poi, che palle, sempre sto “mito” del primo Avengers… Uff… Ma…

Capitan America: perduto nella dimensione Z (capitolo uno) [testi di Rick Remender e disegni di John Romita Jr.]
Sarà che Rick Remender è un altro ottimo sceneggiatore (lo abbiamo già amato) e sarà che il tratto distintivo dei disegni John Romita Jr. ha sempre colpito il mio cuoricino (cioè, Kick-Ass, mica ca…) ma, a questo giro, anche Cap. c’ha un suo perché. Dicevo: questo è il post dello stupore. Bello il flashback del giovane Steve “Cap.” Rogers traumatizzato da un padre stronzissimamente violento, avvincente la sceneggiatura stile noir, interessante la dimensione fantascienzoide di esperimenti cattivi del cattivo Zola (ora simile ad un tv anni ’80), e quindi sta storiellina ti prende e ti incuriosisce. Certo, Capitan Palloso è sempre lui figo e fiero, ma è più sopportabile.

Capitan America e La Vedova Nera: cannoni e vedove nere [testi di Cullen Bunn e disegni di Francesco Francavilla]
Beh, è proprio una storiellina che fa da prologo a quel che verrà, quindi, in realtà, non che ci sia tanto da commentare. Si, Cap. tenta di risolvere una vendita illegale (eh beh) di persone lanciando scudi e pugni, mentre Vedova Nera, appollaiata da una parte, spara a un po’ di gente tra cui lo stesso Cap. Eh? E, infatti, la storia finisce con Vedova Nera pronto a sparare in faccia al beniamino d’America. Vai, spara!!! No, vabbè, dai…

Capitan Marvel: Miss Marvel senza maschera! e Arriva la bomba (Parte I) [testi di Kelly Sue DeConnick e disegni di Dexter Soy]
I disegni sono assolutamente fichissimissimi! Peccato che la storia, si, un po’, ma non è che ce ne frega tanto. È solo la scusa per far passare di livello Miss Marvel che, infatti, diventa Capitan Marvel. Con Capitan America che sta li a dire le frasi di incoraggiamento da coach di bocce. Botte da orbi un po’ in giro poi la cara Cap.exMiss decide di passare un piacevole pomeriggio con un’amica, volando con un aereo ante-guerra. E come andranno le cose? Beh, se con uno scassone del genere provi a raggiungere l’estremo dell’atmosfera, non puoi pretendere che vada tutto bene, ed infatti giù a precipitare. E dove ti atterra? Boh?! Ma il quando si intuisce abbastanza bene: seconda guerra mondiale… Wow… E qui si che si fa interessante. Fine. Come!?!? Eh, si, secondo numero… Maledetti!

E quindi siamo arrivati alla soglia dell’ultimo post su questa rinascita Marvel Now… Infatti annuncio (Attenzione! Attenzione!) che non tratterò:

-Devil e i Cavalieri Marvel, perché è un semplice seguito delle grandissime storie di Mark Waid e un seguito delle avventure del Punitore (con Punisher: War Zone), anche se inizia Thunderbolts che un suo perché c’è l’ha.

-Spider-Man il vendicatore, che non mi ha mai preso come serie e quindi, lo ammetto, l’ho bypassata, anche se prima o poi vincerà la mia curiosità su Morbius.

- Wolverine e gli X-Men, anche questa è un seguito, ma, soprattutto, perché come ho già detto, se ci dobbiamo leggere Wolvy, la serie “regolare” è la più bella.

-Deadpool perché, sembra strano, ma è così, non viaggio ancora nel futuro.

Visto che ci troviamo, per completezza, ricordo che nei vari numeri 2 e seguiti, cominciano altre testate: New Avengers (palla pallissima) su Iron Man, Sif (si, molto piacevole) sul mensile Thor, e la vera verissima ufficialissima serie Marvel Now di Wolverine (ma… Devo ripetere quanto è  bravo Cho?) sul medesimo albo del caro Frank.

Bòn, chiudiamo qui che già è venuto lungo.