Già, perché
parlare con i fantasmi, quando li puoi picchiare?
Il canto di Natale, targato 1843, di
Charles Dickens è uno dei romanzi che almeno una volta nella vita, chiunque di
noi ha toccato. Magari pure da lontano con un film, serie, miniserie e cartone
animato, ma lo conosce. Scrooge vecchio taccagno devastato da un’artrite
deformante alla spina dorsale, riceve la visita di tre fantasmini – del
passato, del presente e del futuro – che gli mostrano come lui sia passato da
ragazzo tenerello e povero in canna a bastardissimo multimiliardario. Visto che
il racconto è stato scritto ben 170 anni fa, il protagonista si ravvedere e torna ad
essere generoso e gentile, che nel 2013 ai fantasmi il multimiliardario ci dava
il due di picche.
Un anno fa
ricordavo che Batman, già di suo allegro come una lapide abbandonata, festeggia
il Natale addobbando i criminali con tumefazioni e lividi, ma se, oltre alla
sua allegria contagiosa, aggiungiamo anche gli spiritelli temporali
bacchettoni? Esce un grandissimo fumetto!
Bermejo è un
grandissimissimo del fumetto: eroi muscolari e potenti, costumi dettagliati e
realistici, pose plastiche e scultoree, colori avvolgenti e prospettive
spettacolari. Insomma, se te lo ritrovi da qualche parte, avrai la certezza di
leggere comunque qualcosa di ottimo. E qui non siamo da meno. Certo, magari
come scrittore non è allo stesso livello del se stesso disegnatore (e qui, un
po’ lo notiamo), forse troppo influenzato dalla scrittura hard-boiled di
Miller, ma, data la trama, ci sta tutto!
HO HO HO... E' arrivato il Natale! |
La nottata
di Batman sarà lunga: alla ricerca del Joker, a Natale, sotto la neve, con una
tosse catarrosa e con tre “visite” che non si capisce quanto siano reali. Infatti,
il fantasma del Natale passato è la gattina sadomaso Catwoman, e sappiamo tutti
il debole del pipistrellone per la sinuosa fanciulla, perciò si danno qualche
mazzata ma l’unica cosa che il nostro eroe ottiene, è precipitare da un palazzo
e ricordarsi la morte dei genitori (solita allegria natalizia). Il fantasma del
Natale presente è invece l’amichetto del cuore con la mazza nella kriptonite,
Superman, che compare già pieno di spocchia avvolto da una specie di aura
angelica, gli fa una radiografia al torace (quanto ci piace tirarsela con i
suoi superpoteri) e lo porta a vedere il padre di Timmy che festeggia
poverellamente il Natale. Il fantasma del Natale futuro, quello più pauroso,
tenebroso e (diciamocelo) più figo dei tre, è Joker che si trascina uno
struppiatissimo Batman nel cimitero di Gotham e lo getta in una tomba nella
quale il pipistrellone assaggia un futuro di caos e distruzione, di sovversione
delle regole.
Angelico -__- |
Disegni, colori, soluzioni visive ti lasciano letteralmente a bocca aperta mentre una solidissima narrazione ti tiene col cervello incollato sul fumetto. E tu ti ritrovi in poltrona, camino acceso, con l’albero di Natale tutto illuminato ad aspettare Santa Claus, come in un’illustrazione di Norman Rockwell. Solo che, da vero nerd, invece di un libro di favole tieni in mano un angoscioso, cupo e violento racconto di Batman.
Buon Natale a tutti! Si, stavolta anche a te... Ma a te, no! |
Non è la prima volta che vedo Superman avvolto da un alone dorato... o_O Ma che problemi hanno alla DC?
RispondiEliminaIl Canto di Natale ha ispirato proprio un sacco di roba... °w° Ed esistono riletture dell'opera decisamente... atipiche.
He... Ma quelli della DC se la devono tirare perchè c'hanno il "primo (uff, vabbuò) supereroe", aggiungi i poteri del ragazzo di campagna rosso e blu, ed è normale che ti ritrovi Superman avvolto da un aura angelica.
EliminaSi ormai "Il Canto di Natale" lo hanno fatto in tutte le salse, aspetto la versione ambientata nello spazio con alieni al posto dei fantasmi °__°