21 aprile 2013

Smallville [Parte I]: retrospettivamente commentando i… Difetti


Allora… Ormai il nuovo Superman è alle porte, sta già svolazzando sopra le nostre teste pronto a farci ombra con il suo mantellino rosso, e noi che facciamo?
Ripensiamo con nostalgia, con un po’ di fastidio, un testicolo sceso dalla noia e con orgasmico guizzo nerdiatico, alla serie sul nostro amichevole Superman televisivo: Lois & Clark! Ehm… Smallville! Anche perché parlare di Lois & Clark sarebbe come pulire il parquet con l’acido muriatico: una tragedia maleodorante e corrosiva.
Ok, non è che stiamo parlando, invece, di una delle serie televisive più migliorssime delle migliori serie più belle del mondo, ma diciamocela: non era poi così orrenda.

Si, insomma, parecchi difettucci ce li aveva, eccome, ma tutto sommato va dato atto che è stata una delle prime serie televisive-cinecomics che ha cercato di mantenere un certo equilibrio con il fumetto del kryptoniano.

Cominciamo con i difetti, che per i pregi ci sarà un altro post.

1. Beh… Sicuramente l’aggiunta di personaggi mai esistiti fa storcere il nasino agli aficionados dell’indistruttibile supereroe, ma, andiamo, mica tutti i fan di Smallville conoscevano a menadito vita-morte-miracoli-costumi-nemici-amanti del Nostro, quindi alla fin fine ci sta. Parlo in prima persona: non ho letto poco di Superman ma, certamente, non conosco così bene il personaggio.


2. Se questo non è proprio un difetto, va detto che l’aver trasformato le avventure del giovane Superman in un Dawson’s Creek con i superpoteri, beh, quella è stata una cazzata: insomma, millemilamilioni di puntate sul Lana Lang che fa la preziosa e Clark che si strugge, estremizza non poco la sopportazione scrotale dello spettatore [AKA fa due palle assurde!!!]. «Ti amo, ma non possiamo stare insieme» ohmiodio! Rallenta di non poco la visione di una puntata si e l’altra pure. Dobbiamo arrivare fino alla ottava (!!! Su dieci!!!) stagione per lasciarci alla spalle la donna dagli occhi inutilmente piccoli e le smorfie da mustelide in cerca di cibo. 
«Hai preso tu l'ultima fettina d'abbacchio? Sento l'odore!»
Si, ci provano pure a farla diventare un personaggio interessante con tutta la storia del doppio-gioco-spie-omicida, ma niente di fatto: ti sta antipatica da quando raccoglie i libri nella prima puntata della prima stagione!


3. Un altro difettuccio è quel di aver, ehm, stravolto completamente la storia. Ok, meno catastrofico: aver cambiato alcune dinamiche importanti del fumetto. Insomma, Lois che scopre la vera identità di Clark prima che lui diventi Superman, che si sposano, la formazione di una Justice League Jr, l’ingresso di personaggi già adulti (Hawkman, Dottor Fate, ecc) quando lui è giovane, beh, è stata una forzatura bella e buona. Pronto ad essere smentito da chi ne sa più di me: ma nella prima JLA non c’era né Superman, né Batman, c’era Wonder Woman, Lanterna Verde, e poi erano tutti già supereroi belli e fatti. 
Cioè, quello con le spalle scese sulla sinistra sarebbe Flash!
C'è ne di strada da fare per diventare un supereore...
Comunque, questo, in aggiunta alla presenza di cattivi storici di Superman come Darkside, Zod, Braniac che vengono “definitivamente” sconfitti, può dar fastidio ai fan del fumetto, ma ci sta, insomma, col cercare di creare un universo autoconclusivo su Superman. Anche perché se avessero inventato di sana pianta ogni singolo cattivo, sarebbe stato anche peggio.


4. Kryptonite: verde ti uccide, blu ti toglie i poteri, rossa di fa ammattire, violetta contro la stitichezza… Duemilamilioni di tipi di Kryptonite, e che palle! 
Pure le vene varicose ti fanno venire!
Lo so che ci stanno anche nel fumetto, ma quello che negli albi di Superman sono una piccola forzatura (insomma, l’unico materiale che può far qualcosa all’Indistruttibile è in ogni dove e i cattivi la trovano sempre), qui è portato all’estremo! Praticamente tutta Krypton se ne è venuta appresso a Superman quando è caduto sulla terra, e che cavolo! La si trova dappertutto! La trovano dappertutto! Tutti i cattivi ce l’hanno! E sta nella falda acquifera, e sta nel terreno, e ci fanno i ciondoli, dove ti giri ti giri c’è della kryptonite pronta a far danni! Con quella verde Clark si accascia in preda a crampi intestinali, con quella rossa fa l’occhietto cattivo che sbrilluccica e si mette a fare i bullo, con quella blu appena si fa un taglietto comincia a perdere ettolitri di sangue, ad ogni kryptonite c’è sempre la stessa reazione! Uff…


5. Casa Luthor:  praticamente metà delle 218 (Wikipedia docet!) puntate si svolgono a casa Luthor, anzi, nel salone-studio (alla bisogna) di casa Luthor. Tutti a chiacchierare, a complottare, ad accusare. Praticamente se devo offendere qualcuno dicono «aspè, vieni con me», vanno nel salone Luthor e giù a prendersi a parolacce. 
Affittasi "Salotto Malvagio" di Millemila metri quadrati, ideale per complotti e cattiverie in tutte le stagioni.
Passaggi nascosti, cassaforti traboccanti kryptonite e monoespressione di Lex Luthor compresi nel prezzo.
Quando Lex Luthor va all’altro mondo (più o meno, vabbè), quando il padre viene lanciato da una finestra e decora il marciapiedi, pensi «oh, mo non lo faranno più vedere». E invece no! Ti schiaffano la sorellastra-cattiva-abbandonata-pentita-alleata che va ad abitare li! E che cavolo: 109 puntate si potevano risparmiare!


6. Fienile Kent: ho capito che i film americani ci hanno abituato che la porta d’ingresso delle case è sempre aperta, ma praticamente in questa serie si fomenta l’effrazione. Se per litigare-complottare-ecc vanno a casa Luthor, per ogni drammino interiore o drammone universale se ne vanno tutti a piangere nel fienile. Pure quando non c’è nessuno in casa! Chiunque! Clark torna a casa e si trova gente a piangere tra le vacche e trattori scassati. Ma la privacy no? 
Affittasi "Fienile Tenerello" di Millemila metri quadrati (pure lui), ideale per piangere, deprimersi,
eserecitare i superpoteri, tanto se si scassa c'è qualcun'altro che aggiusta
Cioè, se Clark se ne sta li a riflettere (due palle) se lui sia un eroe o non sia un eroe, arriva qualcuno nel fienile e rompergli le scatole, tanto è un porto di mare, sempre aperto.

7. Le figure paterne non sono proprio il punto forte di questa serie.
Lo spirito-visione-allucinazione-boh di Jonathan Kent che compare in ogni dove è una bella rottura. Insomma, è morto? E lascialo morto! No! Ogni dubbio-angoscia-emicrania di Clark, ecco che ti compare il rassicurante paparino. Dopo un miliardo di puntate lo abbiamo capito! Abbiamo capito che Superman in giovane età non ha superato la morte del padre! Vallo a dire a Batman! 
Sul versante kryptoniano non è che va meglio: Jor-El, il padre biologico, è morto? Si, ma l’avanzatissima tecnologia gli ha permesso di rompere le palle e fare continue paternali e dispetti al povero Clark. «Tutto è una prova», si ma sei proprio uno stronzo: e sempre a commentare, e sempre a criticare, e sempre a mettere bocca su tutto, e datti una calmata, sei sempre una voce sperduta in un ammasso di cristalli sul pizzo del mondo! 
Altro “grande” padre è Lionel Luthor, genitore del pelato e acerrimo nemico di Superman. Ma quanto è antisociale? È un maledetto psicopatico! Ho capito che è il cattivo della situazione, ma ha messo al mondo un figlio che, giustamente, diventa matto quanto lui: prima ama Lex, poi lo odia, prima lo vuole uccidere, poi lo vuole salvare, prima si vuole alleare con lui, poi vuole aiutare Clark, e deciditi! Poi viene defenestrato da Lex e non ti stupisci.

Ok. Grosso modo, cercando di ripensare a dieci (!!!) stagioni e, quindi, a dieci (!!!) anni di Smallville, sicuramente questi sono i difetti che più si notano e che non hanno permesso allo spunto iniziale promettente di prendere una forma più interessante. Però non è tutto da buttare, ma questo lo vedremo nel prossimo episodio di Viaggio per Nerdopolis!


Sombody saaaaaaaaave meeee…

Update: C'è Seconda Parte se prorpio volete trovarci qualcosa di buono.

2 commenti:

  1. Quello che non va giù a me di queste serie (non essendo una seguace di superman) è il fatto che allungano il brodo e prima o poi tutti (o quasi) i personaggi, che magari all'inizio erano persone normalissime, acquisiscono superpoteri o si rivelano essere - chessò, reincarnazioni di streghe morte da secoli.

    Io preferivo Romswell, telefilm che faceva pensare a questo in più di una occasione (c'è il protagonista mezzo emo dai capelli neri e gli occhioni blu, il duo di ragazze moretta leggermente ispanica + biondina, i poteri paranormali di origine aliena... di fondo comunque era diversa la cosa) però m'intrigava di più... ma è anche vero che non è che me lo sia visto proprio tutto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Assolutamente d'accordissimo... A furia di tirare e tirare le idee finiscono e si va a rimestare nel brodo ;-)
      In efetti Roswell non l'ho mai seguito con attenzione e me ne dispiace perchè sembrava davvero interessante... Misà misà che me lo devo un pochino recuperare... Poi magari ci faccio anche un post :-D

      Elimina

http://viaggiopernerdopolis.blogspot.it/