11 maggio 2013

Smallville [Parte II]: retrospettivamente commentando i… Pregi



«Nelle precedenti puntate di Smallville» ho buttato giù quelli che per me erano i difetti della serie o, meglio, quelli che mi ricordavo. 
Insomma, e quanti, sicuramente, ce ne saranno sparsi nelle millemila puntate, ma quelli a cui mi riferivo sono i “difetti strutturali”, i Macro Difetti dell’intera serie nel suo complesso.
Ma “non è sterco tutto ciò che puzza” e quindi qualcosa di cui parlare bene ci sta.
1. Volenti o nolenti, con riserve o meno, la Nerditudine è ai picchi massimi. Ammettiamolo, c’è tutto quello che un fumettaro sogna: riferimenti, citazioni, ammiccamenti, personaggi, musiche (!!!), costumi, colori, tutto. E per tutti, da chi non conosce Superman a chi sa pure il tipo di mutande che porta. La Nerditudine aumenta con il proseguire della serie culminando con…
2. …Gli ultimi 30 secondi dell’ultima puntata, dell’ultima stagione. Ebbene si, in pochi secondi trova sfogo il lunghissimo, ehm, coito nerd che ci siamo portati avanti per dieci anni: lui che finalmente ha il suo stramaledettissimo e famosissimo costume! La straordinaria colonna sonora di John Williams del primo film di Superman, lui sul tetto che si toglie giacca e occhiali, che si sbottona la camicia e sotto compare la “S” su sfondo blu. Ahhhhh. Dieci stagioni, ma ne è valsa la pena. Finalmente. Un grandissimo momento nerd!


3. La Macchia. Ok, come nome da supereroe fa veramente schifo, diciamocelo. Insomma, non è epico, non è emozionante, non è suggestivo, ma richiama di più all’intervento della lavatrice. Ma… L’idea che lui, piano piano decida di assumere il nome di Superman, l’idea di un supereroe ancora acerbo, che non ha una propria e definita identità da eroe e per questo (lo sappiamo noi) non può ancora avere il nome con il quale è famoso, l’ho trovata un punto di forza della serie. Smallville comincia quando Clark sta ancora a liceo, poi se ne va a Metropolis, non è ancora l’eroe salvatore di mondi, è giusto avere un nome ancora grezzo, indefinito come la “macchia rossa e blu” che compare nelle fotografie che cercano di catturarlo. Con questo nome si identifica tutta la crescita e la ricerca interiore ed esteriore (i colori già ci sono) che Clark deve fare.
4. Già l’ho detto nel post precedente. Non conosco a menadito il mondo di Superman, ma le coordinate ce le ho tutte (spero!). Ogni fan di Superman può sentirsi soddisfatto. Tutti gli elementi che caratterizzano il personaggio ci sono: Supergirl, la Fortezza della Solitudine, la Zona Fantasma, persino il cane dal nome fantasioso di Krypto ci sta. Insomma, se consideriamo tutta la serie come un grande e articolato omaggio all’universo di Superman, senza grandi pretese di aderenza e continuità, non ci possiamo lamentare.
5. Attori: uno meno espressivo dell’altro, con si e no tre espressioni ciascuno che utilizzano a rotazione. E perché non sta nel post sui difetti? Perché non ce ne frega nulla della recitazione! Sono perfetti: ognuno di loro fisicamente corrisponde perfettamente al referente del fumetto. Certo, chi più, chi meno, ma sono loro. I personaggi di carta in carne ed ossa! È inutile che diciamo «si, ma Clark non ha quei capelli, la mascella non è perfettamente a 90 gradi» ma chissene! Ognuno di loro È (proprio scritto in maiuscolo) il personaggio che interpreta. La faccia spigolosa  e puntuta di Oliver Queen È quella del fumetto! Pazienza che son tutti scarsolelli come attori… Sopportiamo!

Come si evince i “pregi” sono minori dei “difetti” ma questo non vuol essere un demerito per tutta la serie. Smallville fa il suo dovere: crea un universo narrativo autoconclusivo che riesce comunque a toccare tutti a 360 gradi. Gli amanti dell’Uomo d’Acciaio si possono divertire ritrovando tutti gli elementi a loro cari, i fan del fantastico stanno apposto tra navicelle, battaglie e scazzottate, e gli amanti delle Serie Tv si ritrovano tra le mani un prodotto come tanti con momenti appassionanti e momenti noiosi.
Se mettessimo Smallville su una bilancia che oscilla tra “Capolavoro” e “Orrore assoluto” ce lo ritroveremo giusto in mezzo, in equilibrio tra i due estremi: è una serie equlibrista! Ehm… No? Vabbè…

Per chi invece vuole solo vedere i lati negativi di Smallville troverà sfogo nella Prima Parte.

Nessun commento:

Posta un commento

http://viaggiopernerdopolis.blogspot.it/