Come annunciato, eccoci all'ultima opera di Moore. E...
Mi son dovuto andare a riaprire i miei carissimi libri di H.P.Lovecraft sia per leggere il fumetto di Moore, sia per scrivere queste parole. Perché non puoi ridurre a “horror” l’esorbitante quantità di materiale immesso sia dallo scrittore di Providence (il nostro H.P., come la marca di computer) nei tempi che furono, sia dal mago inglese Moore.
Mi son dovuto andare a riaprire i miei carissimi libri di H.P.Lovecraft sia per leggere il fumetto di Moore, sia per scrivere queste parole. Perché non puoi ridurre a “horror” l’esorbitante quantità di materiale immesso sia dallo scrittore di Providence (il nostro H.P., come la marca di computer) nei tempi che furono, sia dal mago inglese Moore.
Allora… Il “Necronomicon” (o Al Azif, tradotto nel nome che conosciamo da Teodoro Fileta) fu
scritto da un arabo, Abdul Alhazred, che nella sua, ehm, poca lucidità mentale,
mentale ha scritto una sorta di bugiardino magico con formule e invocazioni
demoniache. Dopotutto con «al azif»,
in arabo, si identifica il linguaggio demoniaco, quindi, bòn, come consiglio,
in quelle zone eviterei di dire sta parola. Per dire... Nel 1557, nell’Index Librorum Proibitorum della Santa
Sede, fu inserito questo libro maledetto, dichiarandolo (beh, chiaro…) eretico.
Diversi studiosi, traduttori, archeologi e linguisti, sono scomparsi
misteriosamente cercando di decifrare o ricostruire fedelmente il testo del Necronomicon. Misteriosi eventi e
diversi fatti storici sono legati alla presenza di questo testo. Sono presenti
diverse copie del libro in Vaticano, al British Museum, una copia era in
possesso di Rasputin (si, quel monaco con la cinciallegra gigante che non
voleva morire in nessuna maniera) e una, ovviamente, era nella biblioteca del
caro H.P. Lovy. Se per questo l’ho comprato anni fa pure io…
Ma…
Dai…