2 novembre 2014

Pain & Gain: i muscolazzi non pagano mai, ma possono fare un buon film [Recensione]

«Io sono il Viaggiatore… E credo nel fitness!».

So che sono di parte, come negarlo? Mi piacciono i film del caro Michael-EsposioneOvunque-Bay. Si, è vero… Alcuni sono un po’ brutti (Pearl Harb… Coff coff), altri, per quanto belli sono un po’ troppo infarciti dell’american life (Armage… Coff coff), e aihmè, alcuni un po’ noiosi (Transofmers l’era dell… Coff coff)… Ma, tra alti e bassi, una cosa non cambia: i film che fa sono sempre coinvolgenti, girati con straordinaria maestria e visivamente sontuosi. Questo è Michael Bay: un confezionatore! Un grande confezionatore, sa come narrare con creatività visiva e, seppur nell’campo dell’industria hollywoodiana-semprelastessaformula, capace anche di cercare nuovi stratagemmi visivi per narrare.

Questo, però, era prima di Pain & Gain. Ma, purtroppo, vale anche dopo lo stesso (Transofmers l’era dell… Coff coff)

Sinceramente non sembra un film di Bay, non per la visività, al massimo dei livelli, ma per il contenuto: di solito, noi siamo abituati ad esplosioni, battute piene di cazzimma, testosterone e donne-fotomodelle, patriottismo USA spicciolo e qui… Lo stesso! Ma assolutamente rovesciato nelle intenzioni: tutti i “temi” (che parolone esagerato) cari a Bay sono rovesciati.  Quando dico che non sembra un film di Mr. Esplosione è un complimento al film e allo stesso Bay: il caro Michael erano anni che voleva giarare sto film, ma non glielo facevano fa; «meh, fai un’altro Transfomers e te lo produciamo», «coraggio, fai esplodere il marmo e, giurin giurello, ti diamo i soldini per realizzare il tuo film», e quindi son passati anni, ma Michael non demorde, ci crede nel film e alla fine la spunta. Si potrebbe dire che questo è il film “personale” di Michael Bay, l’unico che ha sempre voluto fare. E com’è il risultato?

Una commedia nera e surreale, talmente assurda, ma talmente assurda, che lo sceneggiatore sta a ricordarti un paio di volte che il film si ispira a fatti realmente accaduti… Perché sembra la trama di un film! (appunto). Il non-sense regna sovrano, specialmente nel cortocircuito del fatto che sia una storia vera, che quei cogl#@§i dei protagonisti hanno davvero fatto tutte le caz@%+e possibili per dimostrare di essere tali.

L'aspetto è proprio da medico, si si
Si, ma qual è la trama? Daniel Lugo, istruttore di fitness è stanco di fare una vita mediocre, vuole fare il salto, così come il suo amico Adrian Doorbal e l’ex galeotto supermegapompato Paul Doyle. E qual è il modo più semplice, veloce e proficuo di realizzare il sogno americano? Ovvio: rapire, torturare e derubare un riccone! La trama è un susseguirsi di eventi che partendo da questo punto precipitano nel totale delirio delle azioni dei tre personaggi che tutto fanno, fuorchè la cosa giusta! Ma neanche volendo mettersi nell’ottica del criminale: non ne azzeccano manco una!

La trama, quindi si presta per fare parodiare una serie di contraddizioni della vita statunitense: culturismo, santoni motivazionali, religiosità esasperata e solo formale, e, soprattutto il mito del Sogno Americano. Si, perché, quest’ultimo è ridotto alla mera ricerca facile dei soldi, non è il faticare onestamente a dare i risultati, ma fare ogni cosa lecita e non… “Il fine giustifica i mezzi”. I personaggi parlano sempre di patriottismo, di amor di patria, ma agiscono completamente nel verso opposto a questi ideali. Tant’è che Lugo si fa pure i punti per la realizzazione dei suoi obiettivi. Il punto 3, «migliorare il mondo», si traduce in un’esibizione di soldi, donne, arroganza, feste e festini, droghe che più ti scassano meglio sono. Il Robin Hood palestrato diventa lo sceriffo di Notthingham ancora più impazzito. Fonte di grasse risate è come Michael racconta il bodybuilding: macismo e parvenza di omosessualità nascoste dal culto ossessivo del corpo e della forma fisica che, però, non si traduce in forza reale, ne in espressione di caparbietà nell’ottenere risultati. Anche li, si cerca la via più facile: steroidi. Il personaggio di Adrian infatti ha problemi con l’azienda di famiglia, al mattino il manganello non potrà randellare nessuno. Non solo, qual è il covo dei palestratissimi criminali? Un deposito di oggetti erotici per omosessuali: chiappette di gomma e dildo giganti ovunque. Si, magari, non è innovativo il binomio body builder e omosessualità, ma qui è tutto rafforzato da questa credenza quasi religiosa nel fitness come stile di vita: il che è già ridicolo di suo.

Si, ma non sei bello almeno...
Ma, sicuramente, l’idolo del film è Dwayne Johnson!!! Tu vedi sto bestione di due metri per due, 200 chili di muscoli che ti può scaraventare a terra solo con lo spostamento d’aria prodotto dal movimento dei pettorali… Con una maglia con su scritto «Jesus is the way». Ma è meraviglioso! Il personaggio di Doyle è quello di un violento che si redime grazie a Gesù e, adesso, sembra una specie di gigante buono e tenerello con la mente di un bambino nel corpo di He-Man. La scena in cui vuole convertire il miliardario ebreo che hanno rapito è fantastica: sta specie di armadio a quattro ante che imprime la sua mano sul capo dell’ebreo e con il suo “dono” lo converte.

CONVERTITEVI!!!!
Infatti è proprio la sceneggiatura (per la prima volta nella carriera di Bay, forse, a parte, The Rock) ad essere un punto forte del film: raccontato come un noir moderno, hard boiled, con una narrazione corale a quattro voci, mette in piedi un viaggio nella stupidità dei protagonisti. Non uno si salva, nessuno è “buono”, sono tutti una sorta di anti-eroi che, invece, pensa di essere paladini di intelligenza e raziocinio.

È tutto così assurdo che ti diverte e t’intrattiene per tutto il tempo, lasciandoti incredulo quando i protagonisti vogliono cambiare la motosega difettata e sporca di sangue al negozio semplicemente esibendo lo scontrino.

Vabbè… Non dilunghiamoci… Per cogliere questi ed altri elementi non resta che buttarsi a capofitto nel pieno non-sense, lasciando a casa (e se già ci state, portatelo nell’altra stanza) il giudizio da critico cinematografico serio e per godersi un’assurda follia divertente.
Il vero trio di geni criminali
E voi?!?! Ora credete nel fitness?!?!?!

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