19 novembre 2017

Justice League: il film senza passato [Recensione]

Più che di “recensione”, sarebbe meglio parlare di “riflessione”, anzi, meglio, di “chiacchierate”.
Nel senso…


Tutti noi Nerd, anche i fanboy Marvel, aspettavano di vedere il supergruppo della D(istina) C(oncorenza) unirsi per combattere il male, anche solo per pigliarlo per il fondoschiena muscoloso di Aquaman.
Ma gettiamo un po’ di riflessioni di base, così, spicciole e senza pretese.

I film DC Comics (i nuovi film DC Comics) non hanno un passato. E questa non è una frase a effetto, è un dato di fatto. L’attuale Universo Cinematografico DC è iniziato con Man Of Steel, in cui Superman giocava a fare Dragon Ball insieme a Zod nel catastrofico finale. È proseguito con Batman v Superman, in cui i due eroi abbafati di ormoni se le danno di santa ragione finchè non scoprono che le mamme si chiamano uguale. Dopo è stata la volta di Suicide Squad, due ore e passa di film pensati per poter mettere in nuovo Joker e la nuova Harley Quinn e creare un modello relazionale diseducativo che le bimbeminkia potessero seguire. Ecco che, dalle nebbie del tempo, esce Wonder Woman che, credendo nell’amore (semi-triste cit.) sconfigge il Dio della Guerra, mica orsacchiotti morbidelli. Ed ora è arrivato Justice League.
Dicendo che la DC non ha un “passato” significa che Justice League è arrivato troppo presto. Pensiamo alla Marvel (per forza bisogna fa il paragone, sono i due colossi dei supereroi): prima di Avengers, abbiamo avuto due Iron Man, un Thor, un Capitan America e un Incredibile Hulk tirato per le orecchie. Giustificare il supergruppo è venuto da se.

Per dire come è bella facile facile la narrazione dell'MCU

Invece in casa DC si son dovuti fare una corsa, ficcando personaggi in mezzo ad altri film. E allora che ti fanno? Prendono “tutti”(per dire, eh) i film precedenti con i loro eroi e NON ti dicono che fanno parte di quell’universo, ma te lo accennano. Esempio per tutti: Batman e Alfred ripensano ai bei tempi andati quando i supercattivi avevano pinguini esplosivi. Chiaro, palese, ovvio riferimento a Batman – Il Ritorno di Tim Burton. Pensiamo al fatto che Batman ripete che son 20 anni che sta li a mazzoliare i cattivi di Gotham: ecco, non è che combattere con Mr Freeze è stata un’allucinazione, ma una possibilità.


Questo “gioco” del ti-dico-non-ti-dico è rafforzato (e, a mio parere dichiarato) dalla colonna sonora. Danny Elfman (autore del famosissimo e fichissimo, intramontabile, tema del Batman burtoniano) nella colonna sonora di Justice League ha pensato bene di inserire il proprio pipistrelloso tema e, persino quello del Superman di John Williams. “Citazione” si potrebbe dire, “fanservice” potremmo osare… Ma la verità è che, dovendo ricostruire un passato, la musica viene utilizzato come collante con ciò che filmicamente abbiamo già visto. Dopotutto, già all’uscita di BvS si era detto che la trilogia di Nolan fosse il “passato” del Bruce Wayne di Ben Affleck.
Ma, chiariamo, tutto ciò non è del tutto un male, ma palesa la necessaria costruzione di un universo pregresso per giustificare il background dei personaggi.
Altra cosa: la trama di Justice League, ruota tutta attorno a Steppenwolf che deve trovare tre cubi di energia, unirli assieme, diventare potentissimo e scassare tutto. Ora, “corsa” dicevamo: Avengers – Infinity War dovrebbe parlare di Thanos che raccoglie le gemme dell’infinito, unirle assieme, diventare potentissimo e scassare tutto. Tentativo di “battere sul tempo” la Marvel? Non escludiamolo…
Nota positiva, anzi, molto interessante: al contrario della Casa delle Idee, i film DC non vanno ad incastro, ma in maniera conseguenziale. Agli eventi di MoS seguono quelli di BvS che prosegue con la parte nel presente di WW e i cui effetti hanno ripercussioni su SS (morte di Superman). Tutto, chiaramente, converge in JL. Questo meccanismo narrativo, chiaramente, concede il lusso di avere una narrazione lineare, univoca, senza dover continuamente ricostruire chi-è-chi e cosa-è-cosa.
Ma quindi… Com’è sto film? Migliore di Wonder Woman sicuramente, ma non certo un filmone.



Indubbiamente la costruzione narrativa (seppur leggermente frettolosa) è di ottimo mestiere, Snyder e Whedon potranno non piacere a tutti, ma il loro lavoro lo sanno fare. Rispetto ai precedenti niente punti morti infiniti. Nonostante l’apocalisse imminente il dramma, la guerra, il dolore, la cupezza, non trovano grande spazio nella pellicola. E, forse forse, questo un po’ dispiace: nel senso che, ben venga meno costruito e artefatto “dramma”, ma scivolare nella battutina facile, insomma, è forzato e distruba. E, ovviamente, quello è lo zampino da simpa di Whedon che deve alleggerire tutto con sorrisetti d’intesa e battutine da “ragazzi del muretto”.
Il film, risente di un doppio capitano al timone, quindi, chissà, nonostante la sicura cupezza massima, forse la visione di Snyder avrebbe conferito al film la solennità che gli manca. Perché gli manca!
I personaggi, vabbè, si allineano con quelli visti in precedenza, e le new entry, si, insomma, funzionano. Ovviamente Aquaman funziona meglio di altri, dopotutto, il film è pensato per rendere figo uno che parla coi pesci (ps. A tal proposito c’è una divertente battuta nel film): fino ad ora ci era riuscito solo Kurt Busiek. Il problema è Flash che, più che Flash, è Kid Flash. Nel senso che è troppo (ma troppo) ingenuo, semplicotto, troppo in erba per entrale nella JL. Si, vabbè, non è che mo questo è il problema, però è un sintomo della mancanza di un “passato” di cui sopra.


Quindi, si, promuoviamolo sto Justice League perché il suo dovere lo fa. Certo, hai un po’ il dejavù da puntata in due parti da serie a cartone animati, ma il “fumettone”, dopotutto è anche questo.

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