19 ottobre 2012

AVENGERS vs X-MEN: Tu da che parte stai? Svizzera! [Recensione]



Questo post sarà un pò di parte perché, se il film te lo vedi pure se ti capita o per noia, il fumetto te lo devi proprio andare a cercare, quindi ci sono un pochino di cose che do per scontato. Chi è arrivato a possedere questi albi, sa di che stiamo parlando. Detto questo: Spoiler! (O quasi)

Ho aspettato di avere tra le mani anche il n°0 prima di leggere il “Preludio”, ho evitato accuratamente le recensione dagli americani o da chi l’aveva letto in originale per non farmi influenzare in quello che è l’ennesimo ormaiognianno crossover tra le varie testate Marvel: Avengers Vs X-men, o per gli amici AvX. E quindi? Niente! È ancora troppo presto! Ci siamo appena conosciuti.

Da un alto della barricata-prologo troviamo Cable che di contro c’ha di essere un bruttone incazzoso e di essere figlio di quella mazza nel culo che è Ciclope, ma è tenerello nella sua crociata alla ricerca del nuovo messia mutante Gesù-Hope Summers, sua figlia adottiva (come si fa a non prendere le parti di un padre affettuoso?); dall’altro i nostri cari e vecchi Avengers. Ora, nonostante il gruppetto di supereroi abbia ancora come capo quel mattone del super-soldato-super-palloso di Capitan America, tra le sue fila c’è sempre Iron Man che, dopo i film, riesce ad essere figo anche quando rutta; poi ci sono Wolverine e Spider-Man, che lo dico a fare, ma c’è anche Hulk-chepalle-Rosso, quindi 3 su 2 e si va avanti. 
Una nottata come tutte del nostro gruppetto.
X-SANCTION 1
In una notte buia e tempestosa i nostri eroi Avengers se ne stanno lì a picchiare i cattivoni quando Falcon (!!! Ma che cazz…!!!) ci lascia le penne (Ahahahaha, ehm…) rapito dal redivivo (mai che qualcuno che schiatta rimanga davvero morto nell’universo Marvel) Cabel. Occhietto luminoso Cable (ma fosse solo quello il suo problema fisico: a parte un virus tecno-organico che se lo sta mangiando, ha anche il tunnel carpale al polso sinistro) quando si sacrifica per salvare Hope (“cresci figli cresci porci”, sta sempre a mettersi nei guai) finisce in una nicchia temporale, un sottoscala temporale, in cui l’alienone brutto amico suo, Blaquesmith, gli dice che sua figlia adottiva è sparita e la colpa è degli Avengers. «Brutti stronzi» pensa Cable, e visto che è una personcina riflessiva, con le 24 ore di tempo che gli sono rimaste (il virus è diventato un po’ impaziente e sta finendo il banchetto) torna indietro nel presente a fare il culo a tutti! Il problema è ha preso la prima uscita dall’autostrada mentre doveva prendere la seconda, per cui Capitan America e compagni non ancora fatto nulla! Mazzate su mazzate, Cable intrappola Falcon (!!! Ma che cazz… !!!), Capitan America e Iron Man e gli dice «o mi dite tutto o zompate per aria». Ma ecco che arriva Hulk Rosso (si, Rulk, uff, ma è troppo ridicolo) e gli punta un pistolone in faccia!
Non mancano, ehm, abbracci affettuosi...
X-SANCTION 2. Interviene l’alieno Blaquesmith, succede un po’ di darsi mazzate e Hulk Rosso finisce culo a terra mentre Cable è praticamente tutto infettato dal virus, diventando tipo Colosso, ma zigrinato. Sta per farlo secco quando… un «No!!» urlato istericamente ferma Cable. E chi è? Ciclope!!! Con Hope!!! 
Ma guarda guarda chi si vede...
La parentesi da famiglia ritrovata dura poco perché Mr. Mazza-nel-culo-Ciclope, tenta di convincere Cable con menate paterne del tipo «spareresti a tuo padre» (ma anche subito se fosse come te), ma quello non ci sente. Il litigio padre-figlio-nonno-padre-figlia finisce con un nulla di fatto perché Wolverine Spider-Man intervengono (in effetti era ora, erano spariti da un po’!). 
Arriva la cavalleria, qualcuno (Ciclope!) ora potrà fingere di essere un eroe.
Wolverine sentendo l’odore di Falcon (!!! Ma che cazz… !!!) o forse del suo guano, non è specificato, arrivano a salvare baracca o burattini. Ma è davvero così? Mentre Wolverine e Spidy prendono mazzate e Ciclope sta col dito nel naso a non fare un benemerito, Hope pensa bene di fare cazzate (ebbene si, non sopporto la famiglia Summers) e libera Falcon (!!! Ma che cazz… !!!). Ciclpoe-uomocoraggio interviene (e certo, solo perché sono arrivati i rinforzi, che eroe del cazzo) e libera Iron Man e Capitan America, e tutti insieme - tranne Ciclope che tenta di fare il padre affettuoso di questo cazz… e Hope che istericamente urla dalla disperazione - scommano di sangue Cable. Fine… Macchè! Ciclope e Hope si riportano il figlio-padre alla base e… Sorpresone! Hope riesce a curare Cable togliendogli il virus, perché… Perché? Perché è la nuova Fenice. Tatatataaa. Per chi non lo sapesse, Fenice, era la manifestazione dei poteri della ei-fu-siccome-immobile Jean Grey, che l’ha portata alla pazzia diventando un’entità onnipotente dalle tendenze pluriomicide di massa. Tiè tiè. 
Wow
Fine? No! Questo è solo l’inizio… Ma bisogna aspettare…
Passiamo al lato “tecnico”.
La sceneggiatura è di un tal Jeph Loeb… Chi? Jeph Loeb!!! Stiamo parlando del megameraviglioso autore, tra le cose, dello straordinario-ohmiodio Batman: Il Lungo Halloween, del suo prequel Il Cavaliere Maledetto e del suo seguito Vittoria Oscura. Tenendo presente che Il Lungo Halloween è il picco massimo mai raggiunto da Loeb, questo è il metro di giudizio di qualunque sua altra opera, dunque è chiaro che questo X-Sanction scaga un po’. Ma l’autore dai testicoli fumanti è sempre lui, infatti sa come conquistare lo spettatore con accattivanti voci fuori campo, flashback alternati ritmicamente al presente, cliffangher ai punti giusti, insomma: sa proprio il fatto suo!
I disegni: quando ti dicono “supereroe” e tu pensi al supereroe disegnato ai giorni nostri, te lo immagini proprio come li raffigura Ed McGuinness. Molto di maniera, nulla di eccezionale, abbastanza nella norma dunque: eroi muscolari appena usciti da concorso di Mr.Universo, pose fighe e azioni molto semplici. Ma un merito c’è. Avendo come sceneggiatore Loeb-tiamoseiungrande, troviamo qualche composizione un po’ più ardita, qualche taglio di inquadratura affascinante e qualche montaggio alternato di vignette che ha sempre il suo fascino con il campo/controcampo. Ma alla fine è solo qualche spunto sparso qua e la che non dà grande dinamicità alle scene.
Eccone un esempio...
Quindi come prologo è accattivante, ma non tanto per la storia in se, che ti lascia un po’ così, ma perché preannuncia quello che è stato definito “il più grande evento Marvel” (Boh?!?!?), e allora finito di leggere ti domandi: «e mò? E che succederà?», ma soprattutto… Chi se la darà di santa ragione? Quali scontri a suon di superpoteri e cazzottoni vedremo? Beh… Vedremo se il n°0 comincerà a dare qualche risposta, e scioglierà l’amletico «Avengers o X-Men» (guardate che Shakespeare s’era posto sta domanda già 500 anni fa)?
Vabbè, mi vado a leggere il n°0 che è meglio…
!!! Ma che cazz... !!!

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