11 maggio 2014

The Amazing Spider-Man 2: la rivincita del Dottor Manhattan [Recensione]

Ma se Alan Moore s’incazza come una iena quando fanno film tratti dai suoi fumetti… Come avrà reagito vedendo un cinecomics che plagia, ehm, omaggia uno dei suoi personaggi più iconici?
Non è un brutto film, anzi… Però, dai, Electro è identico al Dottor Manhattan, solo che non può mostrare la metrica cinciallegra bluastra!!!
Ma togliamoci il cerotto veloce veloce e parliamo delle cose che non vanno. Attenzione, seguiranno spoiler, quindi leggete a vostro rischio e pericolo. Anche se, se avete dimestichezza con l’universo dell’amichevole Spider-Man di quartiere, non saranno proprio degli spoiler.

Allora… Meno male che Gwen ci lascia gli stivali. Antipatica, è un personaggio insopportabile e la dinamica con Peter voglio-manonvoglio-promessa-chissene non può reggere l’intera trama e il fatto che lei e lui vogliano passare una vita felice in quel della nebbiosa Inghilterra dovrebbe solo farti rimanere ancora di più male quando lei si crocca il collo.
Poi… Ma perché non danno da mangiare di più a Harry Osborn? Poverino, una leggera brezza e se ne vola via. Anche la relazione tra Harry e Peter: non si vedono da dieci anni e tornano subito “miglior amicissimi insieme 4ever”. Praticamente diventa la nemesi di Spidy negli ultimi dieci minuti di film!!!

Ed è infatti, questo, un altro problema del film: troppi nemici! O almeno, mal distribuiti. Rihno compare all’inizio del film e negli ultimi tre minuti (si va bene, è per introdurlo per i prossimi film, ma così diventa una serie tv e non più un film), Goblin, l’abbiamo detto, negli ultimi dieci (fregandosene che, nei fumetti, è il padre ad essere il primo Goblin) ed Electro prima scassa tutto, poi rimane imprigionato per metà film, e poi ricompare per distruggere ancora tutto per si e no venti minuti.

Il resto… ti-amo-stiamo-insieme-ma-anche-no tra Peter e Gwen. Si, tutto ciò è tanto dolce e tenerello, ma noi vogliamo vedere Spider-Man che volteggia tra i palazzi.


O al massimo spegnere un incendio!
E qui parliamo delle cose positive… Le scene d’azione sono megameravigliose ed assolutamente coinvolgenti. È vero che, ormai, grazie alle tecniche digitali, è facile fare delle sontuose scene d’azione ma qui parliamo di un grande controllo delle immagini.
Le soggettive e le semi-soggettive si prestano al personaggio e restituiscono la potenza di certe splash page dei fumetti di Spidey, con, forse, più forza di quanto non facevano le stesse della trilogia di Raimi, strizzando pure l’occhio all’estetica da videogame che ormai ha prepotentemente conquistato il nostro sguardo da fumettari filmici. Insomma il cuore nerd di ogni nerd che nerdeggia per il cinema si può sentire nerdicamente super soddisfatto! Interessante anche un personaggio come Electro che, nonostante la somiglianza con il bluastro ed onnipotente dottore, riesce a conquistare uno spazio molto interessante tra i villan cinematografici: disperato, incazzato, inconsapevole e terrificante. Beh, sempre meglio della versione a fumetti con quella maschera gialla improponibile su un completo verde pisello.

Quindi parliamo di un ottimo cinecomics, non un capolavoro, ma che sicuramente riesce a farti passare su quelle scenette tristi come lo scienziato tetesko-che-parla-kozì, o del patetico bambino che vuole sconfiggere Rihno senza che la polizia alzi un dito, e che ti strizza l’occhio ammicca-ammicca-aumma-aumma per il Norman Osborn malato che sembra proprio il Gobiln che non sarà mai. Non ci resta che sperare nei prossimi già-in-programma due film per vedere un Peter Parker che smetta di fare l’anticonformisma- sfigato per sembrare figo e acquisti lo spessore di un supereroe iconico come Spidy per raggiungere nella sceneggiatura quello che le immagini hanno già egregiamente conquistato.
Ps. E poi, andiamo, sia L'Artista che Il Capo una lacrimuccia l'hanno cacciata... E loro sono emotivamente aride... Quindi...

2 commenti:

  1. Io li odio i film su Spidey. Non ho visto Amazing I e non vedrò questo. A meno che non ci sia altro in tv.

    Quindi Gwen ci resta secca per davvero? o_O
    Dal trailer Harry mi sembrava un misto tra il giovane Voldemort de "Il principe mezzosangue" e Lex Luthor nella prima serie Smalville...

    ps. Non ho dimenticato l'altro post, ma voglio leggermelo con calma... :P

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    Risposte
    1. Ebbene si! Vabbè, ma già nei fumetti era proprio il Goblin a mandarla all'altro mondo.
      Il problema di questo Goblin è che sempra più uno spiritello della foresta e non è che sembra tanto pazzo, solo un povero demente, ma vabbè...

      :-D Allora non mi resta che attendere il commento sui rapporti familiari asgardiani :-D

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