9 febbraio 2013

Lanterna Verde: Una luce nel buio? No! Un faro spento nella notte [Recensione]



Ammetto che ero in lotta con me stesso. Essendo un grande amante del mondo dei fumetti e di quelle trasposizioni cinematografiche “serie”, quando ho letto la notizia che volevano fare un film sul guardiano dell’universo color smeraldo sono stato prima contento, poi dubbioso quando ho visto l’attore, poi di nuovo contento guardando le prime immagini, poi deluso dai primi trailer che mostravano un mitraglione gigante color verde, poi sconvolto dall’orrido doppiaggio del protagonista, infine soddisfatto.
-Potere cosmico?
-No, grazie! Preferisco un bel mitraglione!
 Può un film come questo suscitare tante emozioni contrastanti? Si!
Nonostante sia un banale e fracassone cinecomics, scorre moto piacevolmente, diverte, inganna il tempo, ti magnifica con gli ottimi effetti speciali, magari ti strozza un po’ il frettoloso finale, ma alla fin fine te ne stai soddisfatto mentre scorrono i titoli di coda e dici: «mo sono passate due ore, ora lo posso dimenticare». Precisiamo, dunque, che non è proprio un film memorabile, di quelli che ti colpiscono per la loro originalità o la loro verità nascosta, ma neanche di quelli che ti fanno rimpiangere soldi e tempo spesi che mai più torneranno.

Un pilota dia aerei scapestrato ma tanto tanto bravo e puro di cuore (e sennò che supereroe era, poi) trova una navicella aliena con un tizio color violetta che gli consegna un anello. 
-Cos'è questo profumo di lavanda?
-Sono sudato vabbè?! Sempre a farmi fare figure di mer...
Da quel momento in poi il nostro eroe entra a far parte del corpo delle Lanterne Verdi, un “corpo di polizia” intergalattico che ha il compito di proteggere l’universo. E guarda un po’, sfiga vuole, che è arrivato il momento in cui si risveglia il cattivone dei cattivissimi che vuole scassare tutto. Dopo allenamenti sul pianeta-centraledipolizia, incontri come in Star Trek con creature uscite direttamente dalla fantasia di un bambino di 5 anni, sfide e conquiste il nostro eroe è pronto alla battaglia per difendere la terra.
Hal Jordan non ce la fa proprio a guardare il faccia il pesciolone parlante
Il povero Ryan Reynolds che interpreta la nostra lanternuccia verde Hal Jordan è un po’ scarserello con le sue faccette da bambolotto e le sopracciglia all’insù per fare il bello e simpatico, però si confonde bene tra un totano gigante con la tutina verde e un nano azzurro dal cappottino rosso, ma in generale tra tutte le creature aliene che compaiono nel film. 

La faccia triste è perchè il film è stato un flop!
L’amore del nostro eroe è, povero lui, destinato ad un’amica di infanzia dalla faccia qualunque ma col naso storto e le orecchie a sventola (mica si capisce, infatti, perché le abbiano fatto sempre la pettinatura a coda di cavallo; e nascondi, no?! Non per essere insensibile), insomma, se dovevano scegliere la sventolona di turno, forse hanno inteso male il termine. 
I comprimari sono tutti un po’ dei fantasmini monolitici che vagano per il film: Tim Robbins, con quella faccia non è credibile come governatore, Sarsgaard, affetto da cifosi grave, fa senso quanto basta col cranio da Elephant Man
Mark Strong, poverino, gli fanno fare sempre gli stessi ruoli, ma stavolta sembra un portoricano scottato al sole su una spiaggia di Miami negli anni ’70 (ma, ahimè, anche nel fumetto è così) e Angela Basset talmente anonima che manco la riconosci.
Un martini secco per favore! Vamos! Andale andale!
Confesso che con tutto quel verde e giallo presente nel fumetto, temevo uscisse fuori una pacchianeria colossale, ma fortunatamente non è così, anzi è cupetto quel che basta. Tante critiche possono essere mosse al film, ma non sull’aspetto visivo che è ineccepibile.
Sempre alito fresco, ma perchè?
Beh, la Lanterna Verde aggiunge veramente poco al panorama dei supereroi e del cinema in generale, ma ti soddisfa come una bella mangiata al ristorante, che ti riempie pancia e cuore pur sapendo che prima o poi dovrai digerire. Tutto sommato un film neutro: Lanterna Grigia.

2 commenti:

  1. Devo dirti che anche io la penso come te...in fondo quasi tutti i film di oggi, con la tecnologia raggiunta, escono bene...ma allora perchè non impegnarsi più sulle trame?? ormai rientrano tutti nello stereotipo di film "azione fantascienza e sentimento"...un pò superficiale..

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  2. Secondo me, perchè tentano ogni stramaledetta volta di allargare il proprio pubblico verso quelli che non conoscono il personaggio, ma visto che (di solito) sono personaggi (comunque) di successo, sono conosciuti, quindi... Ehm... Circolo vizioso...

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